ORENTHAL JAMES (O.J) SIMPSON

Fu introdotto, nel 1983, nella College Football Hall of Fame; una Hall of Fame e un museo dedicata al football universitario fondata, nel 1951, dalla National Football Foudation. 
Orenthal James (O.J.) Simpson, noto come O.J. Simpson
 (San Francisco, 9 luglio 1947) è stato un’attore e uno dei più grandi giocatori della storia del football americano, inserito nella Pro Football Hall of Fame. Come attore è conosciuto per avere interpretato l’agente Nordberg nella serie de Una pallottola spuntata. Raggiunse anche una triste fama negli anni novanta con l’accusa di aver ucciso la sua ex moglie, Nicole Brown, e un suo amico, Ronald Goldman.
Al college di USC, University of Southern California, prese il via la sua carriera sportiva dimostrandosi le sue ottime qualità di giocatore.
– Nel 1968, suo anno migliore e ultimo del college, venne nominato atleta dell’anno e vinse l’ambito “Heisman Trophy”. In 18 partite segnò il considerevole record di 3.187 iarde e 21 touchdowns.

– Nel 1969, finito il college, divenne giocatore professionista nei Buffalo Bills, diventando il primo assoluto nel Draft NFL. Ma l’ambizione di Simpson era giocare nella squadra della sua città, quella dei San Francisco 49ers, nella quale entrò alla fine della sua carriera. 
I suoi primi anni con i Bills non fecero registrare ottimi risultati, ma poi tornò a giocare ai suoi massimi livelli. 
– Nel 1972, fu il miglior running back. 
– Nel 1973, divenne il detentore di un record, superando il muro delle 2003 corse nella stagione regolare, a oggi il solo ad averle corse in sole 14 partite.
– Nel 1978, incoronò finalmente il suo sogno, tornò nella sua città per indossare la maglia dei 49ers fino al 1979.

Vittorie e riconoscimenti:

  • Pro Bowl nel 1969, 1972, 1973, 1974, 1975 e 1976
  • First Team All-Pro nel 1972, 1973, 1974, 1975 e 1976
  • Record di maggior numero di yard corse in stagione nel 1972, 1973, 1975 e 1976
  • Formazione ideale del 75º anniversario della NFL
  • Formazione ideale della NFL degli anni 1970
  • Heisman Trophy  nel 1968
  • Maxwell Award nel 1968
  • Giocatore dell’anno UPI  nel 1967 e 1968
  • Walter Camp Award nel 1969
  • MVP della NFL  nel 1973
  • Miglior giocatore offensivo dell’anno della NFL nel 1973
  • Bert Bell Award nel 1973
  • MVP del Pro Bowl nel 1973
  • Atleta dell’anno per l’Associated Press
  • Club delle 2.000 yard corse in una stagione
  • Club delle 10.000 yard corse
  • Classificato al #40 tra i migliori cento giocatori di tutti i tempi da NFL.com

Oltre che nello sport, fece parlare molto di sè per i suoi guai giudiziari che iniziarono il 13 giugno 1994 quando vennero ritrovati i cadaveri della ex moglie trentacinquenne Nicole Brown e dell’amico Ronald Lyle Goldman nel giardino del condominio di Nicole. Secondo le prime ricostruzioni, Nicole, che era andata a cena con la madre al vicino ristorante Mezzaluna, aveva telefonato al locale per farsi riportare gli occhiali della madre che si era dimenticata sul tavolo. Allora lo sfortunato Ron L. Goldman, che lavorava lì come cameriere, si era offerto di riportarglieli. I corpi vengono trovati in un mare di sangue, la donna era stata colpita da 12 coltellate ed aveva la testa quasi mozzata mentre il giovane aveva i segni di 20 coltellate. I due figli di Nicole e di O.J. dormivano in casa al momento del crimine e nessun testimone assistette all’omicidio. Ma i sospetti caddero tutti su O.J. Simpson a causa dei precedenti denunce della moglie per maltrattamenti.
II 17 giugno, dopo quattro giorni, Simpson è protagonista di un’inseguimento della polizia sulle autostrade di Los Angeles, seguita da almeno 100 milioni di telespettatori. O.J. inaspettatamente decide di tornare a casa sua a Rockingham, dove viene arrestato.
Il 3 ottobre 1995, la giuria sentenziò l’innocenza di O.J. Simpson. La difesa era riuscita, quindi, a offrire alla giuria la possibilità di dichiarare che «tecnicamente» non esistevano elementi per condannare Simpson, oltre ogni ragionevole dubbio.
Ma la causa civile, chiesto dai familiari delle vittime, ribaltò il verdetto. Il 4 febbraio la giuria emise il verdetto, giudicando Simpson colpevole dei due omicidi, obbligandolo a risarcire alle loro famiglie 8,5 milioni di dollari. Inoltre, la giuria impose a Simpson il pagamento di altri 25 milioni di dollari quale risarcimento danni “punitivo” alle famiglie delle vittime.
– Nell’agosto del 2007, inoltre, tutti i diritti del suo libro “If I Did It” l’ipotetico racconto in prima persona di come avrebbe commesso il duplice omicidio furono assegnati alla famiglia Goldman, insieme a tutti i diritti pubblicitari e di sfruttamento della sua immagine legati al libro.
– Nel settembre 2007, i Goldman cambiarono il titolo al libro in “If I Did It: Confessions of the Killer”. Il libro divenne un bestseller nel giro di qualche giorno.

– Il 16 settembre 2007, fu arrestato per furto con scasso per aver rubato da una stanza d’albergo a Las Vegas dei oggetti.
– Nel 2008, Simpson tornò in carcere per scadenza dei termini di libertà su cauzione. Il 4 ottobre 2008, dopo 13 ore di camera di Consiglio, la giuria lo riconobbe colpevole di rapina e sequestro di persona per l’irruzione nella camera di un albergo. Attualmente è rinchiuso nel penitenziario Lovelock Correctional Center a Lovelock, nel Nevada, per una condanna a 33 anni per rapina a mano armata e sequestro di persona.
Il 1º ottobre 2017 esce di prigione per continuare a scontare il resto della condanna in libertà vigilata. La decisione è stata presa il 20 luglio 2017 da una commissione, al termine di un’udienza durata meno di mezz’ora.

Nel 1984 avrebbe dovuto recitare in Terminator, ma poi il ruolo andò ad Arnold Schwarzenegger.

David Zahedi