Il 28 giugno 1914, Francesco Ferdinando d’Asburgo-Este e la moglie Sofia vengono assassinati da un nazionalista serbo; l’episodio è l’evento che porta allo scoppio della Prima Guerra Mondiale.
Nel 1871, la nascita dell’impero tedesco, il primo Reich, porta la Germania ad un boom economico e tecnologico. Questa grande ricchezza spinge Guglielmo II a rinnovare le ambizioni coloniali. Così, ordina l’armamento di una gigantesca flotta da guerra, per tutelare anche il suo intenso traffico commerciale marittimo. Con questa mossa, però, ottiene che la Gran Bretagna, da sempre detentrice del controllo dei mari, si allarma e incrementa a sua volta il potenziamento della sua flotta e stringe alleanze precauzionali con Francia e Russia, detta “intesa”. La conseguenza fu che Guglielmo II, per non rimanere isolato, si allea a sua volta con l’Austria-Ungheria. Successivamente, nel 1914, all’alleanza tra gli Imperi Centrali, tedesco ed austro-ungarico), si unisce quello Ottomano, già in conflitto con la Russia.
L’assassinio di Francesco Ferdinando d’Asburgo-Este e la moglie Sofia a Sarajevo da inizio alla “crisi di luglio”, dei rapporti fra Austria e Serbia che indurrà Francesco Giuseppe I alla dichiarazione di guerra alla Stato balcanico dando così avvio ad un devastante effetto domino.
– Nell’agosto 1914, la Russia e la Francia con le sue colonie si mobilitano in favore della Serbia ricevendo, di conseguenza, la dichiarazione di guerra da parte della Germania, alleata dell’Austria.
La prima azione di guerra fu quella dell’invasione tedesca del Lussemburgo e del Belgio, Stati neutrali ma passaggi obbligati per arrivare in Francia, che viene invasa riuscendo però ad evitare, con la battaglia della Marna, che il nemico giunga ad occupare Parigi. Di conseguenza la Gran Bretagna ed i suoi dominion, Canada, Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica si vedono costretti ad entrare in guerra contro la Germania. Nello stesso mese anche il Giappone, alleato dell’Inghilterra ed interessato alle colonie tedesche in Cina, entra nel conflitto. Nel settembre entra in guerra la Turchia, alleata degli imperi centrali.
Tutti gli schieramenti sono definiti eccetto l’Italia e gli USA, che si schiereranno a fianco dell’Intesa rispettivamente nel 1915 e nel 1917.
Allo scoppio del conflitto l’Italia si trova alleata ad Austria e Germania in virtù del trattato risalente al 1882 che aveva dato vita alla Triplice Alleanza. L’Austria, però, nel dichiarare guerra alla Serbia, viola l’impegno di consultare preventivamente l’Italia, che si ritiene a quel punto svincolata dal patto e, il 3 agosto 1914, si dichiara neutrale.
– Il 26 aprile 1915, è la volta del passo successivo, il Patto di Londra, un accordo segreto con l’Intesa la quale, in cambio dell’entrata in guerra dell’Italia le assicura, in caso di vittoria, le città di Trento e Trieste, ora in mano agli austriaci.
– Il 24 maggio 1915, dunque, l’Italia entra in guerra affiancando le potenze dell’Intesa.
– Il 6 novembre 1916, dopo alcuni successi iniziali degli imperi Centrali, dopo l’occupazione del Lussemburgo e del Belgio e di Belgrado, e con l’avvio della micidiale guerra sottomarina tedesca contro le navi mercantili, inizia una fase di stallo.
– Nel novembre 1917, però, sul fronte italiano le forze austro-tedesche sfondano le linee a Caporetto, e su quello orientale la resistenza russa si va affievolendo in vista di una pace separata che i bolscevichi, che in seguito alla Rivoluzione di Ottobre hanno preso il potere demolendo il regime dell’ultimo Zar Nicola II, stanno concludendo con gli Imperi Centrali.
Dopo Caporetto l’avanzata austro-tedesca viene però bloccata dalla durissima resistenza dell’esercito italiano sul Piave, mentre Francia e Gran Bretagna riscuotono successi sul fronte occidentale contro quelli che sono ormai colpi di coda delle forze nemiche, grazie anche all’intervento americano che, con il fenomenale potenziale bellico dei suoi centomila uomini, costituisce una forza d’urto irresistibile che accelera inesorabilmente la fine del conflitto.
– Il 24 ottobre 1918, l’esercito italiano sfonda le linee austriache a Vittorio Veneto costringendo l’Austria alla capitolazione, seguita a breve dalla Germania.
– Nel 1919, la Conferenza di Parigi e la neonata Società delle Nazioni impongono agli sconfitti umilianti condizioni smembrandone i rispettivi imperi e creando così i presupposti per risentimenti ed odi che saranno la causa della seconda guerra mondiale, circa 25 anni dopo.
Questa assurda e devastante guerra, che per la prima volta nella storia coinvolge circa 40 Paesi, oltre alle colonie tedesche, inglesi, francesi, italiane, portoghesi e belghe, assume anche connotati mondiali, utilizzando per la prima volta strumenti come mitragliatrici, mine a percussione, gas asfissianti, sommergibili e, soprattutto, aerei. In oltre 4 anni, della sua durata provoca oltre16 milioni di vittime tra i militari e 10 milioni tra i civili.
David Zahedi