SAMANTHA REED SMITH, L’AMBASCIATRICE PIU’ PICCOLA DEL MONDO

Samantha Reed Smith (Houlton, 29 giugno 1972 – Auburn, 25 agosto 1985) è stata un giovanissima attivista e attrice statunitense, diventata famosa in piena Guerra fredda, in tutto il mondo per aver scritto, nel 1982, la lettera all’allora Segretario Generale del Partito Comunista Sovietico Jurij Andropov, in cui gli chiedeva di evitare una guerra nucleare. Andropov ricevendo la lettera, la invitò a visitare l’Unione Sovietica.
La piccola ambasciatrice accettò e durante la visita fu circondata dall’attenzione dei mass media di entrambe le nazioni. Dopo questa sua importante visita, si occupò di promuovere la pace anche in Giappone, scrivendo un libro e fece la sua apparizione in una serie televisiva. Negli Stati Uniti si aggiudicò l’appellativo della più giovane ambasciatrice d’America e in Unione Sovietica come ambasciatrice di buona volontà.
Suo padre Arthur insegnava letteratura e scrittura creativa presso l’Università del Maine ad Augusta, e la madre Jane lavorava come assistente sociale presso il Maine Department of Human Services Augusta. Samantha amava l’hockey su prato, il pattinaggio sui rollerblade, la lettura, e la scienza e partecipò al torneo di softball della sua scuola. A cinque anni scrisse una lettera alla Regina Elisabetta II d’Inghilterra, dicendole che le piaceva molto. 
Sua madre raccontò che dopo l’ascesa al potere di Jurij Andropov, molte riviste americane pubblicarono su di lui molti articoli, in gran parte molto critici per la potenziale minaccia che avrebbe potuto rappresentare per il mondo. Questo periodo fu anche segnato da molte manifestazioni di protesta anti-nucleari in Europa e nel Nord America, e il canale televisivo ABC aveva appena trasmesso il film “The Day After”. Nel frattempo il presidente Ronald Reagan si era mosso per schierare missili cruise e il missile Pershing II in Europa. L’Unione Sovietica, impegnata nella guerra in Afghanistan ormai da tre anni, contribuiva a nuove tensioni internazionali. Così, Samantha leggendo un articolo della rivista Time, del 22 novembre 1982, chiese alla madre; “Se la gente ha così tanta paura di lui, perché nessuno gli scrive una lettera per chiedergli se vuole o no una guerra?” La madre le rispose; “Perché non tu?”.
E così, nel novembre del 1982, nacque la famosa lettera:

“Caro Sig. Andropov

Mi chiamo Samantha Smith. E ho dieci anni. Congratulazioni per il vostro nuovo lavoro. Mi sono preoccupata a proposito di una possibile guerra nucleare tra Russia e Stati Uniti. State per votare per avere una guerra o no? Se non volete, ditemi per favore come farete per evitare che ci sia una guerra. A questa domanda potete non rispondere, ma mi piacerebbe sapere perché volete conquistare il mondo o almeno il nostro Paese. Dio ha creato il mondo per noi perché potessimo viverci insieme in pace, non per combatterci.

Sinceramente,
Samantha Smith”

La sua lettera commosse il presidente sovietico, e fu pubblicata sul giornale sovietico Pravda e il 25 aprile, ricevette una risposta da Andropov:

Cara Samantha

Ho ricevuto la tua lettera, che somiglia a molte altre giuntami di recente dal tuo Paese e da altri Paesi di tutto il mondo.
Mi sembra, da ciò che posso leggere nella tua lettera, che tu sia una ragazzina coraggiosa ed onesta, simile a Becky, l’amica di Tom Sawyer nel famoso libro del tuo compatriota Mark Twain. Questo libro è molto conosciuto e amato nel nostro Paese da tutti i ragazzi e le ragazze.
Hai scritto che sei in ansia circa la possibilità che ci sia una guerra nucleare tra i nostri due Paesi. Ed hai chiesto se stiamo facendo niente per evitare che questa guerra scoppi.
La tua domanda è la più importante tra tutte quelle che ogni uomo pensante possa mai porre. Ti risponderò con assoluta serietà ed onestà.
Sì Samantha, noi nell’Unione Sovietica stiamo tentando di fare tutto il possibile perché non ci siano guerre sulla Terra. Questo è ciò che ogni uomo sovietico vuole. Ciò che il grande fondatore del nostro stato, Vladimir Lenin, ci insegnò.
Il popolo sovietico sa quale cosa terribile possa essere una guerra. Quarantadue anni fa, la Germania nazista, che mirava alla supremazia mondiale, attaccò il nostro Paese, bruciò e distrusse molte migliaia delle nostre città e villaggi, uccise milioni di uomini sovietici, donne e bambini.
In questa guerra, che terminò con la nostra vittoria, noi eravamo alleati con gli Stati Uniti: insieme lottammo per la liberazione di molte persone dagli invasori nazisti. Spero tu sia a conoscenza di tutto ciò grazie alle lezioni di storia della tua scuola. E oggi desideriamo ardentemente vivere in pace, commerciare e cooperare con tutti i nostri compagni di viaggio su questa Terra, che siano vicini o lontani. E certamente anche con un grande Paese come gli Stati Uniti d’America.
In America e nel nostro Paese ci sono armi nucleari, armi terribili che possono uccidere milioni di persone in un istante. Ma vogliamo che non vengano mai usate. Ed è precisamente questo il motivo per cui l’Unione Sovietica ha dichiarato solennemente al mondo intero che mai, mai,  userà queste armi per prima contro qualsiasi altro Paese. In generale noi proponiamo di metter fine alla loro produzione e procedere all’abolizione di tutte le pile di stoccaggio sulla Terra.
Mi sembra che questa sia una risposta sufficiente alla tua seconda domanda: “perché volete fare la guerra al mondo intero o perlomeno al nostro Paese?” Noi non vogliamo nulla di tutto ciò. Nessuno nel nostro Paese, né i lavoratori o i contadini, gli scrittori o i dottori, né gli adulti o i bambini, né i membri del governo, desiderano una grande o “piccola” guerra.
Noi vogliamo la pace, abbiamo dell’altro da fare: far crescere il frumento, costruire e inventare, scrivere libri e volare nello spazio. Noi vogliamo la pace per noi stessi e per tutti i popoli del pianeta. Per i nostri figli e per te, Samantha.
Ti invito, se i tuoi genitori saranno d’accordo, a venire in visita nel nostro Paese, il momento migliore sarebbe questa estate. Scoprirai il nostro Paese, incontrerai i tuoi coetanei, visiterai un campo internazionale per bambini, “Artek”,  sulla riva del mare. E vedrai con i tuoi occhi: nell’Unione Sovietica, ognuno è per la pace e l’amicizia tra i popoli.

Grazie per la tua lettera. Ti auguro tutto il meglio per la tua giovane vita.

Y. Andropov”

Dopo queste lettere, la piccola Smith viene intervistata da Ted Koppel e Johnny Carson. Il 7 luglio 1983, Samantha partì per Mosca con i suoi genitori, per rimanere due settimane ospiti di Andropov. Visitò Mosca e Leningrado, e passò del tempo ad Artek, il principale campo pionieristico sovietico nella città di Gurzuf nella penisola della Crimea. All’ora Andropov era già molto malato, non si incontrarono mai di persona, ma parlarono per telefono. Smith scrisse nel suo libro che a Leningrado lei ed i suoi genitori rimasero stupiti dall’amicizia della gente e dalla presenza di così tanta gente per loro. Parlando ad una conferenza stampa a Mosca, Smith dichiarò che i russi erano “proprio come noi”.
Ad Artek fpreferì stare con dei bambini sovietici come lei. Per rendere possibile la comunicazione vennero scelti insegnanti e bambini in grado di parlare l’inglese. Dormì in un dormitorio con altre nove ragazze, la Smith passò il suo tempo nuotando, parlando, e apprendendo canzoni e danze russe. Si fece molti amici, divertendosi. 
La stampa la seguì in tutto il viaggio pubblicando fotografie e articoli su di lei. furono pubblicati dai principali giornali e riviste sovietici durante il suo viaggio e anche dopo. Samantha Smith acquistò un’ampia fama tra i cittadini sovietici e fu molto ben voluta.
Il 22 luglio 1983, al suo ritorno negli stati uniti, fu celebrata dagli abitanti del Maine e la sua popolarità continuò ad aumentare, diventando una giovanissima attivista politica e pacifista. 
Nel 1984, intrvistò, in uno speciale sulla politica per bambini organizzata dalla Disneynumerosi candidati alla presidenza delle elezioni politiche del 1984, tra cui George McGovern e Jesse Jackson. Andò anche in Giappone con sua madre, dove incontrò Yasuhiro Nakasone, il Primo Ministro del Giappone, ed assistette al Simposio Internazionale della Gioventù tenutosi a Kobe. Nel suo discorso a questo simposio suggerì che i leader sovietici e americani si scambiassero le figlie maggiori per due settimane all’anno, argomentando che un presidente “non desidererebbe inviare una bomba ad un Paese in cui è in visita la propria figlia”.
In seguito, la piccola Smith scrisse un libro intitolato Journey to the Soviet Union, Viaggio in Unione Sovietica e debuttò anche come attrice, recitando con Robert Wagner nella serie televisiva Lime Street. Proprio al ritorno dalle riprese di Lime Street, nel 1985, l’aereo su cui viaggiava mancò di circa 200 metri la pista, e si schiantò al suolo. Tutti a bordo persero la vita nell’incidente; due membri d’equipaggio e sei passeggeri, tra i quali Samantha e suo padre.

Al funerale di Samantha Smith parteciparono circa 1.000 persone, tra i quali Vladimir Kulagin dell’ambasciata sovietica a Washington, che lesse un messaggio personale di condoglianze da parte di Mikhail Gorbačëv. Nessun rappresentante del governo americano era presente. Lei e suo padre furono sepolti vicino a Houlton, la città in cui era nata Samantha.
Nel 1985 l’Unione Sovietica pubblicò un francobollo commemorativo con le sue sembianze. Battezzò anche un vascello e una montagna in onore di Samantha Smith, e a Mosca le venne costruito un monumento. Nel 1987, anche l‘astronoma sovietica L.I. Chernykh scoprendo l’asteroide 3147, l’Unione Astronomica Internazionale decise di battezzarlo 3147 Samantha in suo onore. 
Nel 1985 la madre di Samantha fondò la Samantha Smith Foundation, che promosse scambi tra studenti degli Stati Uniti d’America e dell’Unione Sovietica, fla fondazione cessò l’attività nel 1995. Lo stato del Maine dedicò il primo lunedì di giugno di ogni anno alla memoria di Samantha Smith e fece costruire in suo onore una statua con le sue fattezze tuttora visibile nei pressi del Maine State Museum di Augusta, che ritrae la Smith mentre libera una colomba, con un cucciolo d’orso fermo ai suoi piedi. 
Il cucciolo d’orso rappresenta sia il Maine che la Russia. Inoltre una scuola elementare dello stato di Washington e un dormitorio dell’Università del Maine ricevettero il suo nome.
Nel 1985 il compositore danese Per Nørgård scrisse il concerto per viola Remembering Child in memoria della Smith.

Arman Golapyan