Nel 1947 Henri Matisse scriveva al critico Gaston Diehl queste parole: “La révélation m'est venue d'Orient”, una rivelazione che si estende nei suoi quadri e nei suoi disegni attraverso la contaminazione che porta dai suoi viaggi, incontri, esposizioni ed eventi. La mostra “MATISSE. ARABESQUE” vuole rivelare le suggestioni orientali che hanno influenzato la pittura dell’artista, che attraverso il Marocco, l’Oriente, l’Africa e la Russia , trova nuovi schemi compositivi, arabeschi, disegni geometrici e orditi che lo liberano dalle costrizioni formali. Ci troviamo così davanti ad una nuova idea di arte decorativa fatta di inedite composizioni realizzate con forme semplici e colori vivi e vibranti. Curata da Ester Coen, con un comitato scientifico composto da John Elderfield, Remi Labrusse e Olivier Berggruen, promossa dal Ministero dei Beni e della Attività Culturali e del Turismo, Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, Creatività, Promozione Artistica e Turismo, la mostra è organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo in coproduzione con Mondo Mostre, il catalogo a cura di Skira Editore, e una rete di collaborazioni con i maggiori musei di tutto il mondo che hanno permesso che alcuni capolavori siano in esposizione per la prima volta in Italia come il Tate, MET, MoMa, Puškin, Ermitage, Pompidou, Orangerie, Philadelphia, Washington e molti altri. Oltre cento opere in esposizione alle Scuderie del Quirinale a Roma dal 5 Marzo al 21 Giugno 2015.
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www.scuderiequirinale.it
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Tamara Follesa