Robert De Niro Jr. (New York, 17 agosto 1943), personaggio di culto nel cinema del Novecento, è considerato uno dei attori, registi e produttori più importanti di sempre. Raggiunse la notorietà a cavallo tra gli anni settanta e ottanta, in cui ebbe modo di lavorare con celebri registi come Francis Ford Coppola, Martin Scorsese, Elia Kazan, Michael Cimino, Bernardo Bertolucci, Sergio Leone, Terry Gilliam, Roger Corman, Brian De Palma.
Secondo un sondaggio realizzato in Gran Bretagna dal canale televisivo FilmFour Robert De Niro è il miglior attore di tutti i tempi. Grazie ai 13.000 telespettatori che hanno votato per lui, ha superato di gran lunga tutti i suoi celebri colleghi come Al Pacino, Kevin Spacey e Jack Nicholson.
Candidato 7 volte all’Oscar, vinse nel 1975 come attore non protagonista, e nel 1981. Con Marlon Brando è l’unico attore ad aver vinto il premio Oscar per aver interpretato lo stesso personaggio, il boss Don Vito Corleone, della saga de Il padrino di Francis Ford Coppola: De Niro lo vinse per aver interpretato il giovane Vito “Il padrino – Parte II”.
Ha lavorato in otto film dell’amico Martin Scorsese, instaurando uno dei più celebri e importanti sodalizi della storia del cinema americano. Nel suo ricco repertorio di personaggi, spiccano spesso i ruoli del gangster, come il giovane Vito Corleone in “Il padrino – Parte II”, Noodles in “C’era una volta in America”, Jimmy Conway in “Quei bravi ragazzi”, Sam “Asso” Rothstein in “Casinò” e Al Capone per Brian De Palma in “The Untouchables – Gli intoccabili”.
Ha sempre alternato la sua produzione drammatica con quella più comica, come ad esempio in “Terapia e pallottole”, in cui interpreta un mafioso in crisi esistenziale, e in “Ti presento i miei”, in cui interpreta il suocero ex agente CIA che rende la vita impossibile al futuro genero.
Noto per la sua attenzione, Robert De Niro, perfezionista nel preparare e interpretare i suoi personaggi, riesce sempre a dare un volto interiore ai suoi personaggi, come l’inquietante Travis Bickle in “Taxi Driver”, l’autodistruttivo pugile Jake LaMotta in “Toro scatenato”.
De Niro è gelosissimo della sua privacy, di lui si sa davvero poco. Anti-star per eccellenza, è del tutto assente dai vari party o eventi mondani così apprezzati dalla maggioranza degli attori.
Nasce in una famiglia di artisti. La madre, Virginia Admiral, era una rinomata pittrice mentre il padre, Robert Senior, era uno scultore e poeta era anch’egli un valente pittore.
L’infanzia dell’attore sembra sia stata caratterizzata da una profonda solitudine, il giovane De Niro era un adolescente irrimediabilmente timido, condizione aggravata da un fisico non certo prestante.
Scopre la passione per il cinema molto lentamente e dopo aver frequentato i debiti corsi di recitazione, colleziona serate sui palcoscenici off-Broadway. Negli anni 60, arrivano le prime chiamate del cinema con addirittura tre film in sequenza: “Oggi sposi”, “Ciao America” e “Hi, Mom!”, tutti diretti da Brian De Palma.
La sua consacrezione arriva sotto la guida di due mostri sacri come Francis Ford Coppola e di Martin Scorsese. Coppola dirige in “Il padrino parte II” del 1974, mentre con Scorsese diventerà una lunga storia di titoli come “Mean Streets” del 1972, “Taxi driver” del 1976), “New York New York” del 1977, “Toro scatenato” del 1980, “Quei bravi ragazzi” del 1990 e “Casinò” del 1995.
In seguito lavora anche in “Novecento” di Bernardo Bertolucci del 1976, e in “C’era una volta in America” di Sergio Leone del 1984.
– Nel 1976, ha sposato la cantante e attrice Diahnne Abbott, con la quale ha avuto un figlio, Raphael.
– Nel 1988, si separa dalla moglie e da allora ha poi avuto numerose relazioni, la più nota è quella con la top model Naomi Campbell.
– Il 17 giugno 1997, in gran segreto, ha sposato Grace Hightower, una ex hostess con la quale era stato fidanzato negli ultimi due anni.
– Nel 1989, fonda una casa di produzione cinematografica, la TriBeCa Productions.
– Nel 1993, debutta nella regia col film “Bronx”. È anche proprietario del ristorante Ago a West Hollywood e ne gestisce in società altri due, Nobu e Lyala, a New York.
– Nel 1998, durante le riprese a Parigi del film “Ronin”, è stato indagato dalla polizia francese per presunto coinvolgimento in un giro di prostituzione. Prosciolto da ogni accusa ha restituito la Legion d’Onore e ha giurato di non mettere mai più piede in Francia.
Alessia marcon