Le Regole costitutive della prima Gran Loggia massonica furono date alla stampa il 17 gennaio 1723 per ordine di Sua Grazia il Duca di Montagu, ex Gran Maestro, dopo che il manoscritto fu approvato in Gran Loggia e deciso di stamparlo per volontà della Società, raccomandandone il loro uso nelle logge. I firmatari furono il Gran Maestro Philip, Duca di Wharton e vice Gran Maestro John Theophilus Desaguliers. Il titolo completo è “The Constitution, History, Laws, Charges, Orders, Regulations, and Usages, of the Right Worshipful Fraternity of Accepted Free Masons; Collected from their General Recorlrs, and the faithful Traditions of many Ages”.
Il titolo seguito dall’avviso: “TO BE READ at the Admission of a New Brother, when the Master or Warden shall begin, or order some other Brother to read as follows – DA LEGGERE all’ammissione di un nuovo Fratello, quando il Maestro o il Sorvegliante inizierà, o ordinerà ad un altro Fratello di leggerlo come di seguito”.
La Massoneria, definita anche Arte Reale, è un’associazione iniziatica e di fratellanza a base etica e morale, ponendosi come patto etico-morale tra persone libere. Un patto, con un unico scopo collettivo, di tutti gli affiliati per il perfezionamento delle più elevate condizioni dell’umanità.
La Massoneria fu concepita per superare ogni barriera etnica, religiosa, ideologica e politica sulla base delle antiche regole stabilite nelle Costituzioni dei liberi muratori del 1723 e alle quali tutte le istituzioni massoniche del mondo fanno riferimento, con alcune differenze dovute a tradizioni locali e storiche. La massoneria è costituita da “logge”, gruppi organizzati di persone che operano insieme con gli stessi scopi e ideali. La Massoneria è considerata dai suoi aderenti come una organizzazione universale, ma con quakche caratteristica diversa all’interno.
Il 24 giugno 1717, viene fondata, in Inghilterra, la prima setta massonica moderna, dal pastore protestante James Anderson e dai suoi amici John Desaguliers, avvocato, e John Montagu. L’idea era una proposta di regole per una condotta morale che realizzassero il buon comportamento dei singoli, la dignità collettiva, il rispetto della legge e della fede, il reciproco soccorso.
Per fare questo, anche come reazione alla moda imperante del pensiero illuminista che negava ogni valore ai simboli e alle mitologie, si scelse di concretare queste idee attraverso un simbolismo tanto suggestivo quanto oscuro, puntando al modello quello delle libere confraternite di muratori dei tempi antichi. Ciò perché i muratori s’erano dati delle regole per tramandarre la loro arte: la più importante era quella del costruire, del calcolare, dell’innalzare la casa dell’uomo e il tempio di Dio.
Le associazioni dei liberi muratori, avevano mantenuto un discreto potere anche per le loro capacità costruttive, con i segreti ben custoditi gelosamente, tramandandoli da maestro costruttore a maestro. I maestri muratori, dunque, con il passare degli anni e il progredire delle scienze, avevano dovuto conferire soprattutto un valore ideale ai loro strumenti e alle loro regole, divenuti poco per volta dei simboli: e proprio a questi si rifaranno gli ideatori della Massoneria.
L’idea ottiene subito un gran successo, tanto che in breve sorgono logge massoniche in tutto il mondo, come ad Amburgo, Parigi e sedici anni dopo, a Firenze. A Napoli, invece, i Borboni prima l’accettano e poi la colpiscono; ma durante il regno di Murat, il quale segue l’orientamento di Napoleone Bonaparte deciso a far della massoneria uno strumento del proprio potere, è protetta e favorita. La Chiesa, dopo un periodo di riflessione, la condanna senza appello. Per primo inizia il papa Clemente XII, il 28 aprile 1738, con la bolla «In eminenti apostolatus specula». Segue poi Benedetto XIV nel 1751. La stessa posizione viene mantenuta da quasi tutti i loro successori, con conferme di quel primo divieto emesse nel 1821, 1825, 1846, 1865, 1884, 1894 e via citando. La puntualità del rinnovo della condanna non dava nessun spazio alla cancellazione di essa.
Col tempo, la massoneria, nata con intenti più che nobili, si trasformò in cose molto diverse, soprattutto a causa dei suoi molti diramazioni, fino a trasformarsi anche in società segrete solo per proteggere esclusivamente i membri della propria confraternita. Il teatro di uno dei scandali più grossi fu proprio l’Italia, nel 1980, quando il Maestro Venerabile della Rispettabile Loggia “Propaganda 2 o P2″, venne coinvolto insieme con alcuni membri della sua loggia in alcuni oscuri “affari” politici di quegli anni come il cosiddetto Golpe Borghese e la Rosa dei venti, l’affare Michele Sindona, l’affare Banco Ambrosiano. Alla conclusione delle indagini della magistratura si stabilì che quel fatto non era stato sotto il controllo del Gran Maestro.
Successivamente, nacque un’inchiesta parlamentare che condusse alla diffusione di una legge sulle associazioni segrete. La conseguenza fu che la P2 e tutte le altre logge di ogni altro tipo furono sciolte.
David Zahedi