Manfred von Richthofen (Breslavia, 2 maggio 1892 – Vaux-sur-Somme, 21 aprile 1918), è stato un aviatore tedesco. Fu un talento puro dell’aviazione, noto anche come il Barone Rosso. Con le sue 80 vittorie viene ricordato come l’asso degli assi dell’aviazione. Fu l’eroe dei tedeschi e rispettato dai suoi nemici, una delle principali figure della prima guerra mondiale. La sua attività è irrefrenabile, ed anche quando il comando militare gli intima di sospendere i voli per via della caccia spietata e senza tregua che gli riservano gli inglesi, i quali nel frattempo si sono dotati di nuovi aerei tecnologicamente più avanzati di quelli tedeschi, egli continua a decollare, eludendo gli ordini. Lo fermerà soltanto un proiettile nemico quando, durante un combattimento aereo, gli attraversa il torace. Fu abbattuto il 21 aprile 1918, poco prima di compiere 26 anni, dal capitano Arthur Roy Brown durante l’ennesimo combattimento aereo sulle linee inglesi.
All’età di nove anni, dopo il pensionamento del padre, la famiglia si trasferisce nella tenuta di campagna, dove il piccolo Manfred manifesta subito una grande passione per l’avventura e per la caccia, tanto che si fece regalare dal padre un fucile ad aria compressa. Alla caccia dedicherà tutto il tempo libero, cavalcando e sparando ad uccelli e piccoli animali nei boschi, animato da una sorta di istinto predatore che lo accompagnerà negli anni a venire e ne determinerà le scelte fondamentali della vita.
Da giovanissimo, praticò caccia ed equitazione e, dopo avere completato l’addestramento nel corpo dei cadetti, nel 1911, fu assegnato come alfiere al 1° Reggimento Ulani “Imperatore Alessandro III”.
– Nel 1912, divenne sottotenente.
– Nel 1914, passò la frontiera russa col suo reggimento, che poco dopo fu trasferito a ovest. Nello stesso anno, ricevé la Croce di Ferro, prestando servizio anche in trincea.
– Nel 1915, fu accolta la sua domanda d’entrare nella Luftstreitkräfte, cioè in aviazione e, superato l’addestramento, ai primi di giugno venne destinato a Colonia al 7° Reparto Complementi dell’aviazione per un corso osservatori. Il 21 agosto, in seguito a un nuovo improvviso trasferimento, ripassò al fronte occidentale e fu assegnato a Ostenda e iniziò l’addestramento come osservatore su un “aereo da battaglia”.
Il 1º settembre del 1915, ebbe il suo primo duello aereo contro un apparecchio inglese e rientrò senza troppi danni e senza alcun successo.
Segnò la sua prima vittoria nel corso della battaglia della Champagne abbattendo un Farman biposto.
Il 1º ottobre 1915, conobbe il miglior pilota da caccia tedesco dell’epoca, Oswald Boelcke, che molto contribuì al suo futuro successo.
– Nel novembre del 1915, Von Richthofen andò a Berlino per sostenere gli esami da pilota a Doeberitz.
– Il 25 dicembre 1915, superò il terzo esame.
– Nel marzo del 1916, fu assegnato al 2° Stormo da combattimento, in quel periodo a Verdun.
– Il 26 aprile 1916, ebbe la sua prima vittoria da pilota da caccia abbattendo un Nieuport sul forte di Douamont.
– Nel giugno 1916, venne trasferito in Russia con tutto il suo reparto e operò prevalentemente come bombardiere dalla base di Kowel.
Alla fine del 1916 fu decorato con il “Pour le mérite” in occasione della sua sedicesima vittoria e gli fu affidato il comando della Jasta 11, la squadriglia da caccia che in seguito sarebbe diventata nota come il Circo Volante in virtù dei vivaci colori che decoravano gli apparecchi, ma anche per l’abilità dei piloti, scelti attentamente da Richtofen. Tra di essi spiccava il nome, divenuto poi famoso, di Hermann Goering, futuro capo della Luftwaffe e massimo gerarca nazista. L’appellativo di Barone Rosso gli venne appunto dal fatto che molti degli aerei da lui pilotati, a partire dall’Albatros D.III, erano completamente dipinti di rosso.
Fu abbattuto senza conseguenze a metà marzo del 1917, e continuò a collezionare una vittoria dopo l’altra.
Il 24 giugno 1917, ricoprì l’incarico di comandante di una nuova unità appena formata.
Il 21 aprile 1918, decollò dal campo di Cappy con altri nove piloti, fra cui suo cugino Wolfram von Richthofen, che era alle sue prime missioni di guerra. Il giovane tenente canadese Wilfrid May vide che Wolfram von Richthofen restava, come lui, ai margini del combattimento aereo, e gli andò in caccia mettendosi in coda. Accorgendosi che suo cugino era in pericolo, il Barone Rosso inseguì Wilfrid May, che cercava di allontanarsi, con la mitragliatrice inceppata. Di solito stava sempre attento a non portarsi sulle linee nemiche, ma quel giorno non prese questa precauzione. Forse era molto stanco o forse la battaglia aerea si era piano piano spostata a ovest, sulle linee alleate. Forse calcolò male la sua posizione, per cui quando fece la virata per tornare indietro, sorvolò una delle zone più munite del fronte della Somme. Fu colpito da proiettili provenienti dalle trincee, il triplano atterrò intatto. Alcuni testimoni oculari raccontarono che il Barone Rosso era già morto, riverso sulla cloche.
Così muore all’età di 25 anni, il 21 aprile 1918, a Vaux-sur-Somme, il Barone Rosso, il più grande asso della Prima Guerra Mondiale, l’eroe dei cieli che era riuscito ad abbattere ben ottanta aerei nemici, quegli stessi nemici che ora gli riservano un austero funerale rendendogli il tributo degli onori militari, seppellito con tutti gli onori militari”.
Le sue spoglie furono ospitate nel cimitero del villaggio di Bertangles vicino Amiens, finita la guerra, nel 1919 furono trasferite nel Cimitero Militare Tedesco di Fricourt, sulla Somme. Il 16 novembre 1925 la bara del Barone Rosso attraversò il Reno e fu celebrato in suo onore i funerali di stato, e fu seppellito insieme ai più grandi eroi tedeschi nell’Invalidenfriedhof a Berlino.
David Zahedi