Cesare Borgia, detto il Valentino (Roma, 13 settembre 1475 – Viana, 12 marzo 1507),
figlio del Papa Alessandro VI – Rodrigo Borgia e Vannozza Cattani, è stato un condottiero, cardinale e arcivescovo cattolico italiano. In letteratura è inoltre noto per aver ispirato a Niccolò Machiavelli la figura della sua opera più celebre, “Il Principe”. Secondo di cinque figli, suoi fratelli sono Giovanni, Cesare, Lucrezia e Goffredo. La sua famiglia, originaria della Catalogna, in cui già Alfonso Borgia è eletto papa nel 1455 con il nome di Callisto III e, successivamente, il padre Rodrigo sale sul soglio pontificale nel 1492 con il nome di Alessandro VI.
Cesare, ancora bambino, grazie alla bolla papale emanata da papa Sisto IV, ottiene numerosi benefici che gli permetteranno di avere un futuro roseo. Studia presso l’Università di Perugia con Giovanni Dé Medici, che sarà conosciuto con il nome di papa Leone X. Dopo avere lasciato l’Università di Perugia, continua i suoi studi presso l’Università di Pisa sempre insieme a Giovanni Dé Medici. Tra i sedici e i diciassette anni si laurea nella facoltà di diritto.
Cesare, dal 1492 al 1495, copre il ruolo dell’arcivescovo di Valencia, pur non recandosi mai in Spagna e non prendendo in possesso l’arcivescovato. In seguito diventa cardinale, governatore e legato della città di Orvieto. Accumula quindi tutte queste importanti cariche politiche e religiose appena il padre prende le redini del potere nella città di Roma.
Il 27 luglio 1497, dopo avere incoronato il nuovo re di Napoli, Federico I d’Aragona, Cesare decide di lasciare la carriera ecclesiastica, poiché non si sente portato per quel genere di vita.
– Nel 1498, si propone in matrimonio alla principessa Carlotta d’Aragona che è sotto tutela del re Luigi XII, ha come obiettivo quello di impossessarsi del Regno di Napoli. Sarà indispensabile la mediazione del papa Alessandro VI per lo svolgimento del matrimonio del figlio. Dopo una lunga trattativa si raggiunge finalmente un accordo, Cesare Borgia potrà sposare Carlotta d’Aragona in cambio dell’annullamento del matrimonio tra Luigi XII e Giovanna di Francia. Il re ha come obiettivo, una volta annullato il suo primo matrimonio, quello di sposare, la sua amata, la regina Anna di Bretagna.
Cesare va in Francia, ma la trattativa finisce non appena la principessa Carlotta lo vede. A questo punto il Borgia, non essendo andato in porto il negoziato, non consegna a re Luigi XII la bolla papale che contiene l’annullamento del suo matrimonio con la regina di Francia. Per questo motivo, viene trattenuto in Francia presso il palazzo reale francese, solo dopo alcuni mesi riesce a trovare la libertà; infatti, con un compromesso ottiene la mano della nipote del re Luigi XII, Carlotta d’Albret, che è originaria della Navarra, una regione spagnola.
– Nel 1499, Cesare sposa Carlotta d’Albret e diventa il comandante dell’esercito pontificio. con questa unione, stringe una forte alleanza con la Francia, ottenendo anche il ducato di Valentinois e l’importante titolo di Pari di Francia. Nello steso anno, Cesare, alla guida dell’esercito pontificio, si allea ancora una volta con la Francia nel corso della guerra contro la Spagna. I due eserciti, confidando anche nell’appoggio di Venezia, iniziano l’offensiva, conquistando in primo luogo il ducato di Milano che in quel periodo è sotto il controllo degli Sforza.
La guerra continua e il grande esercito giunge fino ai territori romagnoli che sono sotto la sfera di influenza papale. Alessandro VI viene informato sulla situazione, per cui manda delle lettere ai signori di Urbino, di Pesaro, Faenza, Forlì, Camerino e Imola, invitandoli a lasciare i loro feudi, che sono decaduti. Questa contromossa del papa garantisce al figlio di creare un forte principato. Il potente esercito guidato da Cesare Borgia conquista anche le città di Cesena, Rimini, Piombino, Pianosa e l’isola d’Elba.
Tornato a Roma, è accolto dal padre in modo solenne e trionfale ottenendo l’importante titolo di vicario papale, oltre a del denaro per finanziare l’esercito di cui è a capo. Nella sua residenza romana compone poesie, lavora e mantiene i contatti con gli uomini del suo esercito. Dalla Repubblica di Firenze gli viene inviato come ambasciatore Niccolò Machiavelli e si affida a Leonardo da Vinci per la progettazione delle sue armi belliche e per i disegni planimetrici dei territori che ha conquistato.
– Nel 1503, progetta l’espansione del suo vasto principato romagnolo, avendo l’intenzione di conquistare le città di Pisa, Lucca e Siena. Non riesce però a raggiungere questo obiettivo, perché il 18 agosto di quell’anno muore il padre, che per lui è stato il suo grande punto di riferimento.
Dopo la morte di Alessandro VI e il breve pontificato di Pio III, sale sul soglio pontificale Giuliano Della Rovere che prende il nome di Giulio III, proveniente da una famiglia nemica dei Borgia.
Il papa, dopo avere tolto il ducato romagnolo a Cesare, lo fa arrestare e imprigionare presso Castel Sant’Angelo. Questi però riesce a evadere dalla fortezza, rifugiandosi a Napoli. Nella città campana il Valentino si riorganizza per tentare di riconquistare i territori perduti, ma presto il Papa si accorge della situazione e lo fa deportare, con l’aiuto del re Ferdinando di Aragona, in Spagna.
– Nel 1506, riesce nuovamente a evadere, trovando riparo in Navarra, regione controllata dal cognato Giovanni III d’Albret.
Cesare Borgia muore il 12 marzo 1507, mentre tenta l’assedio della città di Viana, all’età di trentadue anni.
David Zahedi