Edda Ciano Mussolini, contessa di Cortellazzo e Buccari (Forlì, 1º settembre 1910 – Roma, 9 aprile 1995), è stata la figlia illegittima di Benito Mussolini e di Rachele Guidi.
Nel 1989, la figlia prediletta del Duce, ha raccontato in un’intervista la sua vita. Ha rivelato così molti segreti di famiglia. L’adolescenza, il difficile rapporto tra genitori, l’ascesa e il potere del padre, i suoi amori, le guerre, la vita mondana, le tragiche giornate di Verona. Edda trascorre l’infanzia a Milano, ragazza vivace, magra, di comportamento da maschiaccio. Secondo le cronache Edda e la madre Rachele furono divise da un odio mortale. Solo nel 1947 le due donne trovarono una riconciliazione.
– Nel 1926, il New York World aveva dato per certa la notizia del fidanzamento fra Umberto ll ed Edda Mussolini, ma Il 24 aprile 1930, sposa il conte Galeazzo Ciano, il fratello della sua amica Maria. Trascorrono un breve viaggio di nozze a Capri, poi i due sposi partono per Shanghai dove Galeazzo Ciano è console.
– Nel 1932. dopo la nascita del figlio Fabrizio rientrano in Italia, dove Ciano viene nominato Ministro degli Esteri.
Il genero del duce è sempre molto impegnato. Edda svolge una vita di società. Nascono altri due figli: Raimonda detta Dindina nel 1933, e Marzio nel 1937. Mentre Ciano partecipa alla guerra d’Abissinia, Edda vive con i figli nella grande casa ai Parioli e, la domenica si reca regolarmente a pranzo dai genitori a Villa Torlonia.
L’educazione in casa Ciano è militaresca: la madre che tutti, figli compresi, chiamano l’Edda, mette in riga prole con ordini indiscutibili.
Dopo lo scoppio della guerra Edda Ciano parte per l’Albania con il gruppo delle crocerossine. La nave-ospedale sulla quale è imbarcata, la “Po”, viene affondata dagli inglesi mentre è ferma nel porto di Valona. Edda si tuffa in mare e nuotando si pone in salvo su di una scialuppa.
La sua vita di crocerossina continua con grande dedizione, tanto da meritarsi la Medaglia d’Argento al Valor Militare.
Il 25 luglio 1943, mentre è in vacanza con i figli, riceve un messaggio di Galeazzo Ciano che chiede loro di rientrare subito a Roma. Ciano ha votato contro Mussolini: il fascismo è caduto.
Mentre Ciano, in pericolo di vita, resta barricato in casa, Edda cerca di patteggiare con i tedeschi l’espatrio della famiglia, dopo che il Vaticano ha rifiutato loro asilo. I tedeschi fingono di far espatriare la famiglia Ciano al completo, destinati in Spagna, invece li fanno prigionieri in Germania. Mussolini viene liberato e si costituisce la Repubblica di Salò. Ciano viene arrestato il 18 ottobre 1943 e rispedito in Italia.
Edda, con l’aiuto di un amico fidato mette al sicuro i figli in Svizzera, e inizia una dura battaglia solitaria per salvare la vita del marito. Recupera i diari del marito ed arriva a ricattare il padre facendo leva sui sentimenti. Ricatta anche Hitler con i diari. Nonostante il suo impegno, non riesce a salvare il marito che viene fucilato a Verona il giorno 11 gennaio 1944.
Edda, con scarsi mezzi economici, si rifugia con i figli in Svizzera, negli ospedali o manicomi e i soldi scarseggiano.
Dopo quattro mesi dalla fucilazione di Mussolini, dietro richiesta degli italiani, gli svizzeri fanno uscire Edda Mussolini dal paese. Viene condannata a due anni con assurdi capi d’accusa e viene mandata a Lipari. Dopo un anno beneficia di un’amnistia e si raggiunge i suoi tre figli.
Subito dopo, inizia una battaglia per il recupero della salma del padre e per riavere i beni di famiglia sequestrati.
Edda recupera così una parte dei beni di famiglia e, la vita comincia a scorrere in modo più fluido.
Edda Ciano Mussolini si spegne a Roma il 9 aprile 1995.
David Zahedi