William Frederick Cody, il noto Buffalo Bill (Le Claire, 26 febbraio 1846 – Denver, 10 gennaio 1917), fu un soldato, esploratore, impresario teatrale, attore e cacciatore statunitense.
Nacque in una fattoria dell’Iowa, in mezzo agli animali e natura.
– Nel 1853, Dopo la morte del fratello maggiore, la sua famiglia si trasferì nel Kansas, dove però fu vittima di un pesante clima persecutorio a causa delle posizioni anti-schiaviste del padre.
– Nel 1857, il padre viene ucciso, pugnalato, subito dopo aver tenuto un discorso contro lo schiavismo.
– Nel 1860, a quattordici anni, legge un annuncio: “Occorrono ragazzi sotto i diciotto anni, svelti, esperti cavalieri consapevoli di rischiare la morte ogni giorno: si preferiscono gli orfani”. Così il giovane William divenne uno dei corrieri a cavallo del Pony Express.
– Nel 1863, morì la madre. William si arruolò nel 7º Cavalleggeri del Kansas e prese parte alla Guerra di secessione americana con gli stati dell’Unione.
– Nel 1866, si sposò con l’italo-americana Louisa Frederici, dalla quale ebbe quattro figli.
Dalla fine della guerra, fino al 1872, William Cody fu la guida civile dall’esercito statunitense. Ricevette la Medaglia d’Onore del Congresso, la più alta onorificenza militare degli Stati Uniti, per aver dimostrato “coraggio in azione”.
Nello stesso periodo, si guadognò il famoso soprannome di Buffalo Bill. Il soprannome “Buffalo Bill” gli viene appioppato rubandolo a un tale William Comstock, a cui apparteneva in precedenza, superandolo in una gara di caccia al bisonte.
Si pensa che fra il 1868 ed il 1872, per rifornire di carne gli operai della ferrovia, abbia ucciso circa 4.000 bisonti. Si sottolinea il fatto che lo sterminio dei bisonti fosse dovuto anche a questioni logistiche per velocizzare le attività di sgombero dei binari in costruzione.
– Nel 1876, al Warbonnet Creek, egli dichiarò di avere tagliato lo scalpo a un guerriero cheyenne, per vendicare la morte di George Armstrong Custer al Little Big Horn.
Il mito di Buffalo Bill, oltre, ad essere alimentato dal protagonista stesso, la diffusione si deve molto a Ned Buntline, popolare scrittore che in diversi racconti narra le gesta di Buffalo Bill. Il personaggio diventa talmente popolare che, Buntline arriva a chiedere a Cody di interpretare la trasposizione teatrale delle sue novelle: Buffalo Bill accetta di diventare attore, e interpreterà se stesso per undici stagioni consecutive.
– Nel 1883, viene lanciato nel mondo dello spettacolo e dell’intrattenimento, viene creato il “Buffalo Bill Wild West Show”, spettacolo circense in cui vengono ricreate e rappresentati in tipico stile western momenti come la battaglia di Little Bighorn. Allo spettacolo partecipano veri cowboy e pellerossa dell’epoca, come Toro Seduto, il leggendario capo Sioux, Calamity Jane e Wild Bill Hickock. Il “Buffalo Bill Wild West Show” diverrà un successo negli Stati Uniti e anche in Europa.
– Il 9 maggio del 1887, lo spettacolo debutta per la prima volta a Londra e, due anno più tardi, nel 1889, sarà una delle attrazioni principali di Londra durante il Giubileo d’Oro della Regina Vittoria.
– Nel 1890, lo spettacolo arriva anche in Italia, dove riesce ad incontra papa Leone XIII. Nello stesso anno, Buffalo Bill partecipa con il grado di colonnello alle operazioni militari contro i Sioux, tribù che aveva già combattuto nel 1876.
Muore all’età di 71 anni, il 10 gennaio 1917 a Denver; volle essere sepolto sulla Lookout Mountain, in Colorado, ad est di Denver.
Ventiquattro giorni dopo la sua morte, la medaglia gli venne revocata, in quanto civile al momento dell’azione. Ma, nel 1989 gli fu definitivamente riassegnata.
Sono molte le pellicole che si ispireranno alla leggendaria vita e gesta di Buffalo Bill:
– Nel 1936, ricordiamo “The Plainsman” di Cecil B. De Mille, con Gary Cooper.
– Nel 1944, “Buffalo Bill” di William A. Wellman.
– Nel 1976, “Buffalo Bill e gli indiani” di Robert Altman con Paul Newman.
– Nel 1949, in Italia, il regista Giuseppe Accatino realizza “Buffalo Bill a Roma”, dedicato alla reale sfida che aveva visto Cody e il suo circo soccombere contro la rappresentanza di butteri laziali dell’Agro Pontino guidati dal circense Augusto Imperiali.
Francesco Murini