PAUL NEWMAN

Paul Leonard Newman (Shaker Heights, 26 gennaio 1925 – Westport, 26 settembre 2008) è stato un attore, regista e produttore cinematografico statunitense, considerato uno dei più grandi attori della storia di Hollywood, vincendo durante la sua lunga carriera 2 Oscar, 6 Golden Globe, 1 Emmy Awards e una stella sull’Hollywood Walk of Fame.
Dopo la laurea in Scienze al Kenyon College, negli anni ’40, entra a far parte di una compagnia teatrale, dove incontra sua futura moglie, Jakie Witte. Dal matrimonio nascono tre figli, il più piccolo, Scott, morirà per overdose nel 1978.

Negli anni ’50 si iscrive alla scuola di recitazione “Actor’s Studio” di New York e debutta sul palcoscenico di Broadway con lo spettacolo “Picnic” di William Inge. Nel 1954 decide di intraprendere la strada per Hollywood debuttando nel film “Il calice d’argento”.
In quel periodo il cinema americano è ricco di attori belli e dannati come Marlon Brando con il suo “Fronte del porto”. Ma per Newman non sembra difficile comunque affermarsi ed entrare a far parte dello star system. Dopo la morte del giovane James Dean, Newman viene chiamato al suo posto per interpretare il ruolo del pugile italo-americano Rocky Graziano.
Nel 1956, esce nelle sale “Lassù qualcuno mi ama” ed è subito successo di pubblico e critica. In breve tempo viene riconosciuto come uno dei sex symbol del cinema americano.
Nel 1958, dopo il divorzio dalla Witte, sposa l’attrice Joanne Woodward conosciuta sul set del film “La lunga estate calda”. Dal loro matrimonio nascono tre figlie.
Nel 1961, esordisce come regista con il cortometraggio “On the harmfulness of tabacco”. Il suo primo lungometraggio da regista è “La prima volta di Jennifer”, dove dirige la moglie. Successivamente, nel 1971, dirige il film “Sfida senza paura”, nel 1972 dirige “Gli effetti dei raggi gamma sui fiori di Matilde” e nel 1987 “Lo zoo di vetro”.
Nel 1986, arriva il suo Oscar per la sua interpretazione nel film “Il colore dei soldi” di Martin Scorsese, al fianco di un giovane Tom Cruise.
Nella vita reale, negli anni ’70, inizia la sua grande passione per le corse automobilistiche e nel 1979 prende parte alla 24 ore di Le Mans arrivando secondo al volante della sua Porsche. Negli anni ’90 fonda la Newman’s own, un’azienda alimentare specializzata in produzioni biologiche, i cui ricavati vengono devoluti in beneficenza.
Nel 1993, riceve il premio “Jean hersholt Humanitaria” dall’Accademy per le sue iniziative benefiche. In memoria del figlio Scott, nel 1984, Newman dirige “Harry & son”, storia di padre e figlio allontanati da mille incomprensioni.
Nella sua carriera, lo troviamo complice di capovalori come “La gatta sul tetto che scotta” del 1958, con Elizabeth Taylor e “La stangata” del 1973, con Robert Redford, “Le parole che non ti ho detto” del 1998, con Kevin Costner, “Era mio padre” del 2003, con Tom Hanks.
Il 31 luglio 2008 divulga la notizia di una diagnosi di cancro ai polmoni. Si è ritirato poi in famiglia per passare gli ultimi giorni di vita con loro. Muore il 26 settembre 2008 nella sua casa di Westport (Connecticut). Aveva 83 anni.

Alessia Marcon