LA CROCE ROSSA ITALIANA

Il 15 giugno del 1864 nacque a Milano la Croce Rossa Italiana (C.R.I.). 
Fu il momento in cui venne dichiarato e costituito il “Comitato milanese dell’Associazione italiana per il soccorso dei feriti e i malati di guerra”, anticipando quello che il 22 agosto 1864 sarebbe avvenuto durante la Conferenza Internazionale di Ginevra. 
La Conferenza Internazionale di Ginevra fu l’occasione in cui lo svizzero Henry Dunant, Nobel per la pace 1901″convinse gli Stati partecipanti a proclamare la neutralità dei malati e dei feriti in guerra, sostenendo la fondazione di Società di Soccorso che sui campi di battaglia agissero sotto l’insegna di una croce rossa in campo bianco. L‘ispirazione di Dunant, grande filantropo, deriva dalla sua partecipazione della battaglia di Solferino del 1859. In questa sua esperienza il medico svizzero rimase profondamente impressionato dalle donne che, senza tenere in alcun conto di divise o bandiere, si erano impegnate a fasciare e a medicare i soldati feriti. Dunant scrisse nel “un souvenir de Solferino”: « … le contadine sono assise davanti alle loro porte preparando silenziosamente filacce e bende: quando arriva un convoglio, esse salgono sulla vettura, cambiano le compresse, lavano le piaghe, rinnovano i bendaggi dopo averli inzuppati nell’acqua fresca; versano cucchiaiate di brodo, di vino, di limonata sulla bocca di quelli che non hanno più forza di sollevare la testa e le braccia. »
Da quel momento, la Croce Rossa, è sempre presente in prima linea ovunque ci sia bisogno, grazie a una intensa rete di personale specializzato volontario.

I principì alla base ddlla Conferenza Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna rossa sono:

  • Umanità: reciproca comprensione e cooperazione fra i popoli;
  • Neutralità: per conservare la fiducia di tutti, il movimento si astiene dal prendere parte sia alle ostilità in tempo di guerra, che alle controversie di qualsiasi genere in tempo di pace;
  • Imparzialità: il movimento non fa alcuna distinzione di razza, nazionalità, religione, ceto sociale o appartenenza politica;
  • Indipendenza: nonostante debba rispettare le leggi in vigore nei Paesi dove è operativo, il movimento deve conservare l’autonomia dei propri principî;
  • Volontariato: la Croce Rossa è un movimento di soccorso volontario e disinteressato;
  • Unità: in un Paese deve esserci un’unica Società (così si chiamano i diversi movimenti) di Croce Rossa o di Mezzaluna Rossa;
  • Universalità: il movimento internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa è universale. In esso tutte le Società hanno uguali diritti e il dovere di aiutarsi reciprocamente.  

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David Zahedi