JERRY LEE LEWIS, IL PIANISTA DEL DIAVOLO

Conosciuto come uno fra i più turbolenti e selvaggi figli del rock’n’roll, accompagnato sempre dal suo pianoforte, suonava con straordinaria velocità e accanimento una musica quasi ipnotica e demoniaca. I suoi testi, come la sua vita, erano delle continue provocazioni al senso pubblico del pudore. Durante le sue esibizioni ignorava ogni costume sociale, lasciandosi andare a quell’energia ribelle e libidinosa che il rock’n’roll gli trasmetteva. Il suo modo di suonare martellante, essenziale e indemoniato lo portò a diventare il simbolo del rock’n’roll più selvaggio e infernale.
Jerry Lee Lewis (Ferriday, 29 settembre 1935), soprannominato The Killer per il suo modo selvaggio e ribelle di esibirsi dal vivo,
 è un autore, cantante e pianista statunitense, riconosciuto tra i padri del rock n’roll con il suo posto nella Rock and Roll Hall of Fame nel 1986 e nella Rockabilly Hall of Fame. Insieme a Chuck Berry, Elvis Presley e Little Richard è considerato uno dei Re del Rock and Roll.
Jerry Lee nasce in una famiglia fortemente cristiana conservatrice. All’età di tre anni perde il fratello maggiore in un incidente automobilistico, investito da un guidatore ubriaco. A 8 anni i genitori gli regalano il primo pianoforte e già nel 1950, a 15 anni, si esibisce come professionista per una radio locale. Nonostante la ferrea educazione religiosa che gli era stata impartita Jerry Lee Lewis sceglie una vita scandalosamente profana fatta di alcol, donne e droghe.
Nel 1956 si reca a Memphis dove propone la sua musica a Sam Phillips, il produttore di  Elvis Presley, che ne rimane impressionato.
Nel 1957, Jerry Lee si impone in vetta alla classifica discografica con il 45 giri “Whole lotta shakin’ goin’ on”, diventando una stella in soli due mesi, con oltre un milione di copie vendute. Arrivano presto altri successi come “Great balls of fire”. I suoi spettacoli dal vivo accrescono notevolmente la sua fam; durante i concerti canta, urla, salta, trasudando anarchia e sensualità, spesso conclude i concerti incendiando il pianoforte.
Ma il suo atteggiamento trasgressivo lo mette anche presto nel mirino dei moralisti dell’epoca.

Il suo successo è grande ma estremamente breve a causa del suo matrimonio con la sua cugina tredicenne Myra Gale quando ancora non aveva ottenuto il divorzio dalla seconda moglie. Inizialmente lo scandalo non ha particolari effetti, ma appena arrivato in Inghilterra per promuovere la sua musica, la stampa inglese si appropria della storia del matrimonio dipingendolo come un mostro ruba bambini. In breve lo distruggono. La sua carriera declina rapidamente ed è costretto ad abbandonare il rock’n’roll.
Dopo alcuni anni di assenza torna sulla scena come cantante country con un modesto successo. 
Il resto della sua vita è ancora più scandalosa: si sposa ben 7 volte. Il più lungo dei suoi matrimoni è quello con la tredicenne Myra Gale che dura 13 anni. Nel 1962, suo figlio di 3 anniil annega in piscina. Perde un figlio diciannovenne in un incidente d’auto. Negli anni settanta viene arrestato più volte per droga e ubriachezza, e spara accidentalmente al suo bassista. La sua quinta moglie muore annegata e un’altra moglie viene trovata morta per un’overdose solo tre mesi dopo il matrimonio. Nel 1981 viene ricoverato d’urgenza per delle complicazioni dovute ad un’ulcera ed è dato per spacciato: alcuni mesi dopo darà uno dei suoi concerti più memorabili.
Nel 2012 torna a far parlare di sé per il suo settimo matrimonio: la notizia è che la sua nuova sposa è sua cugina è Judith Brown, ex moglie di Rusty Brown, fratello di Myra Gale.

Sergio Segalini