A tre giorni alla fine del “Giro del mondo in 80 Giorni”, sostiamo ad Amsterdam, una città sull’ acqua, la Venezia del nord. Con mille canali è il simbolo dell’Europa del nord.
Il comune di Amsterdam ha 755.269 residenti di oltre 170 nazionalità, mentre la popolazione che risiede nell’area metropolitana è di circa 1.450.000 persone. L’area al centro della città circondata dai canali del XII secolo è dal 2010 è stato dichairato Patrimonio dell’ Unesco.
La città è famosa per ospitare il Rijksmuseum (museo statale), il museo Van Gogh, il Concertgebouw, il Rembrandt House Museum, la casa di Anna Frank, (Francoforte sul Meno, 12 giugno 1929 – Bergen-Belsen, 31 marzo 1945), è stata una ragazza ebrea tedesca, divenuta un simbolo della Shoah per il suo diario scritto nel periodo in cui la sua famiglia si nascondeva dai nazisti e per la sua tragica morte nel campo di concentramento di Bergen-Belsen.
Il paese dei mulini a vento e dei tulipani, è una delle mete turistiche più gettonate. Oltre per l’architettura e l’arte, è anche famosa per il suo quartiere a luci rosse, De Wallen, ed i suoi numerosi coffee shops autorizzati alla vendita di marijuana e di derivati della cannabis. La prostituzione è legale nei Paesi Bassi: chi la esercita è considerato un libero professionista ed è tassato come qualsiasi altro imprenditore. La cannabis invece non è legale, bensì tollerata; ciò significa che vendita di una quantità inferiore ai cinque grammi per cliente ed il possesso di quantità fino a trenta grammi non sono perseguite dalla legge.
I Musei rappresentano una delle principali attrazioni turistiche, ci sono più di 50 musei che ogni anno attraggono milioni di visitatori accontentando i più svariati interessi. I più noti sono sicuramente Van Gogh Museum, Rijksmuseum e Stedelijk Museum.
Per visitarli più musei, Il modo più economico è acquistare Museumkaart.
Esistono vari pass che vanno dal giornaliero al settimanale per l’ingresso a più musei convenzionati; a chi ha invece intenzione di visitare molti musei, e non solo ad Amsterdam, consigliamo l’acquisto della Museumkaart (Carta dei Musei).
Rijksmuseum è il più grande museo d’Olanda, con più di un milione di visitatori all’anno. Offre un’estesa panoramica sull’arte olandese, dalle prime pale medievali ai capolavori del Secolo d’Oro.
Mentre, Stedelijk Museum è il più importante museo di arte moderna e contemporanea di Amsterdam con opere che vanno dal 1850 ai giorni nostri.
Il Van Gogh Museum, Con i suoi 200 dipinti e 550 tra disegni e acquerelli, rappresenta una delle più grandi collezioni mondiali dedicate al pittore olandese; ospita anche oggetti personali e lettere scritte al fratello Theo, oltre alla collezione privata di Theo stesso.
La Piazza Waterlooplein ha un’origine storica piuttosto recente: fu costruita a partire dal 1880 prosciugando due canali (il Leprozengracht e l’Houtgracht) in quello che era l’allora quartiere ebraico.
Nel 1893 infatti appare sulla piazza il mercato, prevalentemente occupato da venditori ebrei. Esso diventò in breve tempo il mercato ebraico più importante della città, e tale rimase fino al 1941, anno purtroppo di inizio delle deportazioni.
La Seconda Guerra Mondiale stravolge completamente il quartiere, e il mercato non sarà mai più quello di una volta: prima diventa mercato generale con la ripresa economica dopo la fine della guerra; poi negli anni ’60 e ’70 fulcro dei nuovi movimenti culturali giovanili Hippy e Provo; dal 1977 al 1984 ne viene forzato lo spostamento in un’altra area a causa dei lavori per la costruzione del nuovo edificio Stopera. Nel 1985 ritorna finalmente all’area abituale e diventa ciò che è ora: ilmercatino delle pulci (dal lunedì al sabato dalle ore 9:00 alle ore 17:00) che non può mancare nella vostra visita ad Amsterdam!
I Mulini a vento, sono sicuramente uno dei simboli dell’Olanda (addirittura c’è un giorno di festività nazionale dedicato ai mulini, l’11 di maggio), ma pochi sanno che anche in una metropoli come Amsterdam ve ne sono addirittura 8 !
Il Gooyer (chiamato anche Fuenmolen) in Fuenenkade 7 ospita una fabbrica di birra che vende tutt’oggi la tradizionale birra olandese Y-lake.
Il Molen van Sloten è invece il più popolare tra i turisti e si trova in Akersluis 10. Risale al XIX secolo e la sua mansione era di prosciugare le acque dal polder; si può visitare ogni giorno dalle 10:00 alle 16:00 (con esclusione dei giorni di festività nazionale).
Olanda è anche sinonimo di tulipani: i bulbi sono acquistabili in molti negozi della città, è consigliata davvero una visita al Mercato dei fiori che si trova sul canale Singe.
Per i diamanti, Amsterdam è stata la capitale storica del commercio dei diamanti, attività iniziata sul finire del 1500, quando profughi ebrei e protestanti francesi tagliatori di diamanti si rifugiarono nella città che allora professava la libertà di culto. L’apice dell’attività venne raggiunto nel 1700; mentre si ebbe una crisi dopo la Seconda Guerra Mondiale che segnò la deportazione della maggior parte dei tagliatori ebrei. Una ripresa si è avuta negli anni ’60. Tuttora operano in città più di 60 aziende, la maggior parte dedite al commercio di pietre preziose, Amsterdam in questo rimane sinonimo di qualità ed eccellenza.
La cucina olandese non possiede molti piatti tipici, è famosa per zuppe (esistono addirittura alcune catene ‘take away’) e largo uso di patate, per il pesce fresco e soprattutto le aringhe. Tuttavia essa presenta alcune particolarità da provare, come ad esempio le omelette (chiamate ‘pannekoeken’) dolci e salate con farcitura a piacimento; le croquette, specie di crocchette con ripieno di carne o formaggio e verdure. Famosissimo il formaggio: esistono circa 70 qualità diverse, anche aromatizzate, che vanno dal jong (giovane) all’alter (stagionato); Gouda e Edamer sono sicuramente i nomi più famosi. E tra i souvenir non può mancare il tipico accessorio per affettarlo.
Tra i dolci da segnalare le gustose torte di mela (‘appeltart’) spesso servite con panna montata fresca; le ‘siropwaffels’ (sorta di cialde farcite con sciroppo di zucchero, vendute confezionate ma anche fresche); le ‘hagels’ (scaglie di cioccolato da spalmare sul pane insieme al burro); i poffertijes (specie di piccole pannekoeken da mangiare caldi con burro e zucchero a velo); e tra le caramelle la liquirizia (‘drop’).
Amsterdam è un connubio di culture e quindi il piatto forte è rappresentato sicuramente dalla cucina “non olandese”: cinese, giapponese, indiana, thai, portoghese, greca, turca, tibetana e chi più ne ha più ne metta…. Un’occasione per allargare i propri orizzonti culinari.
Una birra in compagnia nei mille pub e café (con terrazza all’aperto nelle belle giornate) disseminati per la città, un vero e proprio rito: Heineken, Amstel e Grolsche le marche più famose. Un’altra bevanda alcolica tipica servita nei café è il “janever”, acquavite di ginepro disponibile in vari tipi anche aromatizzati.