Aristotele

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l maestro di color che sanno
seder tra filosofica famiglia”.

(Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno, IV, vv. 131-132.)

Aristotele (Stagira, 384 a.C. o 383 a.C. – Calcide, 322 a.C.), uno dei più grandi filosofi non solo dell’antica Grecia, ma di tutta la storia dell’umanità, nacque nell’anno 384 avanti Cristo nella cittadina di Stagira che grosso modo si trova nel territorio dell’odierna Macedonia. Il padre era un ottimo medico che per la propria bravura prestava i propri servigi di guaritore presso la corte del Re della Macedonia che a quel tempo era Aminta. Grazie a questo, Aristotele ebbe sin da piccolo a che fare con la biologia e l’anatomia umana visto che spesso e volentieri aiutava il padre nelle proprie pratiche mediche. Una prima curiosità sulla vita di Aristotele riguarda il proprio nome, che stando ad una traduzione letterale dal greco antico significa “Il fine migliore”. Questo nome, secondo alcuni studiosi, potrebbe essergli stato affibbiato proprio per il suo carattere e per la logica che guidava le sue azioni. Sempre secondo la stessa chiave di lettura storica, si pensa che il suo vero nome fosse in realtà Aristocle di Messene e che in pratica visse gran parte della propria vita al fianco dell’Imperatore dei Persiani, Alessandro Magno. In realtà molte tracce storiche sembrano scartare questa ipotesi anche se effettivamente Aristotele è stato maestro di Alessandro Magno, ma solo per tre anni ed ossia prima che prendesse il posto del padre Filippo II, a capo dell’immenso esercito persiano e desse vita ad una delle più grandi spedizioni militari di sempre.

La scuola di Aristotele

Dopo la morte del padre che avvenne intorno al 367 AC, quando Aristotele era ancora molto giovane, decise di andare a studiare ad Atene. Scelta questa che fu dettata dalla voglia di poter accedere all’Accademia fondata e diretta da un altro grande filosofo dell’epoca: Platone. Caso volle però che quest’ultimo proprio in concomitanza dell’arrivo di Aristotele ad Atene si trasferisse per un po’ di tempo a Siracusa. Una volta formatosi da un punto di vista culturale, Aristotele decise di abbandonare non solo l’Accademia, ma anche la città ateniese. Secondo le dicerie dell’epoca l’abbandono del filosofo fu dettato dalla sua mancata designazione come successore di Platone alla guida dell’Accademia. Fatto questo che non trova riscontro in nessun documento storico e quindi non può essere ritenuto come realmente accaduto. Resta comunque vero che qualche anno più tardi lo stesso Aristotele ritornerà ad Atene per fondare e dirigere in prima persona una scuola filosofica. Altro fatto curioso che riguarda il filosofo ed il suo rapporto abbastanza controverso con Atene ha come oggetto proprio questa scuola. Si racconta, infatti, che siccome gli fu sempre negata la cittadinanza ateniese, Aristotele per le leggi in vigore all’epoca, non potendo essere proprietario di alcun immobile o terra ad Atene fu costretto ad affittare una struttura ed adibirla per lo scopo. La scuola divenne poi famosissima e fu denominata “Peripato” che in greco significa “la passeggiata”. Il nome di “passeggiata” fu dato alla scuola in ragione dal fatto che Aristotele soleva spiegare e far valere le proprie ragioni passeggiando giacché fosse convinto che questa tipologia di movimento fisico aiutasse e non poco la concentrazione della mente.

Il pensiero di Aristotele

L’opera culturale di Aristotele è stata decisamente massiccia sia per quantità che per qualità e probabilmente è uno dei filosofi dell’antica Grecia che più di tutti ha influenzato con il proprio pensiero i posteri. Una delle cose che lo hanno reso famoso nei secoli è stata senza dubbio quella di aver diviso i vari settori della conoscenza indicandoli con nomi ben precisi ed ossia la fisica, la metafisica, la matematica, la teologia e così via dicendo. Insomma, il pensiero di Aristotele è una delle pietre miliari con cui si sono poste le basi affinché si giungesse a quella che è l’attuale società.