È ospitato in una delle sedi più moderne e innovative al mondo, progettato da uno dei più celebri architetti del XX secolo, Frank Lloyd Wright. Il Salomon Guggenheim Museum di New York nacque nel 1937 (per il volere della Guggenheim’s Fundation) sotto il nome di Museum of Non-Objective Painting, titolo che mutò nell’attuale alla morte del fondatore, Salomon Guggenheim, nel 1952. L’istituzione sorse con l’obiettivo di raccogliere ed esporre le opere attribuibili alle nuove avanguardie artistiche, oltre le tele impressioniste, post-impressioniste e moderne. Il celere ingrandimento della collezione rese necessaria una nuova sede, realizzata da Wright (inaugurata il 21 ottobre 1959), ora vero e proprio simbolo dell’architettura contemporanea e una delle icone monumentali della città di New York. La soluzione progettuale adottata dal grande architetto vide la proposizione di una forma inconsueta, in netto contrasto con l’estetica urbanistica newyorkese: una grande spirale rovesciata dal volume pressoché cilindrico e dal colore bianco luminoso. La soluzione di Wright, privilegiò morbide curve d’andamento orizzontale, risaltate da toni chiari, totalmente opposti dalle linee svettanti e strettamente geometrizzanti dei grattacieli cittadini. All’interno, l’esposizione delle opere si svolge lungo le pareti della spirale (rampa centrale) e nelle sale limitrofe, soluzione d’allestimento in parte criticata per la difficoltà di visione delle opere. L’edificio è stato ulteriormente ampliato in due riprese, tra il 1992 e il 1993 e tra il 2005 e il 2008, e vanta sedi “succursali” a Bilbao, Venezia, Berlino e Los Angeles. La grandiosa premessa architettonica della modernissima sede del Guggenheim non può che introdurre ad una straordinaria collezione di opere, raccolte anzitutto dalla Fondazione e notevolmente ingrandita grazie alle donazioni e alla curata politica della direzione. Attualmente la raccolta newyorkese del Guggenheim espone opere impressioniste di Degas, Renoir, Toulouse-Lautrec, tele cubiste di Picasso e Braque, oltre a pezzi di Manet, Mirò, Mondrian, Gauguin e molti altri importanti artisti. Tra i pezzi più interessanti della collezione si possono citare il Ritratto di Jeanne Hébouterne in maglione giallo e un Nudo di Modigliani, il capolavoro di Renoir Moulin de la Galette, il celeberrimo Violinista verde di Chagall, Place de la Concorde d’inverno e la Contadina seduta in un prato del neo-impressionista Seurat, la Caraffa e il contenitore di frutta, e Il paesaggio a Céret di Picasso, i Fumatori, il Nudo di modella in studio e Il contrasto delle forme di Fernand Léger. Numerosissime le opere di Vasilij Kandinskij: Ovale rosso, Piccole gioie, Studio per Composizione II, Composizione VII, Alcuni cerchi, Piani e altre tele a soggetto astratto. Esposte inoltre le opere del francese Robert Delaunay (Torre Eiffel, Torre Eiffel con alberi, Saint-Séverin No.3, Finestre simultanee), la Sala da pranzo nel giardino di Pierre Bonnard, Parigi attraverso la finestra di Marc Chagall, le composizioni geometrizzanti di Piet Mondrian (Composizione, Composizione 8, Tableau No. 2/Composizione No. VII) e l’ Autoritratto simultaneo di Enrico Prampolini. Nel cuore della città moderna, il Guggenheim Museum cristallizza l’aspirazione al futuro, uno sguardo completo sul contemporaneo, sull’arte delle avanguardie e sui più grandi artisti dell’Ottocento e del Novecento.
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Federica Gennari