Oliver Norvell Hardy (Harlem, 18 gennaio 1892 – North Hollywood, 7 agosto 1957) è stato un attore statunitense che insieme a Stan Laurel formò la copia comica più famosa della storia del cinema. Il duo Laurel & Hardy in Italia fu ribatezzato Stanlio & Ollio.
Oliver Norvell Hardy, Illie o Babe per gli amici, è l’ultimo figlio di una famiglia del tutto estranea al mondo dello spettacolo. Il padre era un avvocato che morì presto lasciando cinque figli piccoli, tre maschi e due femmine. La madre, Emily Norvell, donna energica, decise di trasferirsi da Harlem a Madison dov, dove trovò occupazione come direttrice di un albergo, lavoro che le permetteva di mantenere la propria famiglia.
Oliver, da ragazzo viene iscritto dapprima all’accademia militare della Georgia e succesivamente al conservatorio di Atlanta dove ottiene anche aottimi risultati. Ma le difficoltà economiche della famiglia gli impediscono di proseguire la carriera di cantante.
Dopo i suoi 18 anni viene attirato inesorabilmente dal cinema e dallo spettacolo, si adatta a fare qualunque cosa pur di stare in quel mondo che adora. Nel 1913, Oliver si presenta alla Lubin Motion Picture e ottiene un contratto come attore a Jacksonville. Doveva fare il cattivo, per cinque dollari la settimana.
Nel 1915, Oliver Norvell Hardy recita il suo primo film comico da protagonista, “L’aiutante attacchino”. La California stava diventando il centro della produzione cinematografica e, Oliver Hardy viene assunto dalla casa di produzione Vitagraph. Proprio qui, in questo periodo, incontra per la prima volta Stan Laurel, ma solo per una collaborazione fuggevole, per un solo film: “Lucky Dog – Cane fortunato”. Nel film, Stan è il protagonista e Oliver fa la parte di un rapinatore.
Nel 1926, è la volta dell’incontro con Hal Roach, produttore cinematografico che in quel periodo aveva affidato a Stan Laurel la regia del film “Love’em and weep – Amale e piangi”. Per la parte comica viene appunto ingaggiato Oliver Hardy. Ma la sfortuna vuole che Oliver si ustiona al braccio mentre cucina per gli amici, tanto da non potersi recare sul set l’indomani. A questo punto la parte viene sdoppiata per dare a Stan la possibilità di sostituire Oliver per i primi giorni. Più tardi, i due si ritrovano insieme ancora per puro caso, e da quel momento il sodalizio si consolida fino ad arrivare al grande successo.
Tra 1926 e 1940, negli “anni d’oro”, quelli degli Hal Roach’s Studios, Stan Laurel e Oliver Hardy producono 89 film, di cui 30 cortometraggi muti e 43 cortometraggi sonori.
Ma purtroppo, dopo tanto successo è inevitabile che la parabola discendente, e Stan si ammala durante la lavorazione del loro ultimo film “Atollo K”, l’unico film girato in Europa.
Anche Oliver inizia ad avere problemi di salute: in questa circostanza lo assiste la terza moglie Lucille, conosciuta sul set di “The flying deuces – I diavoli volanti” del 1939.
Oliver Hardy si spegne il 7 agosto 1957. L’amico Laurel muore otto anni dopo, il 23 febbraio 1965. La morte di Stanlio mette la parola fine a due storie parallele iniziate settant’anni prima, dando vita a una delle più straordinarie coppie comiche di tutti i tempi.
Il doppiaggio italiano di Oliver Hardy era la voce di un vero mito del cinema di casa nostra, il grandissimo Alberto Sordi.
Alessia Marcon