DEAN MARTIN, L’ITALIANO D’AMERICA

“Non sei ubriaco se riesci a stare sdraiato a terra senza doverti aggrappare da qualche parte” (Dean Martin, 1965) 
Definito “the king of cool” da Elvis Presley e “uomo più cool mai vissuto” da “Playboy Magazine”.
Dean Martin è il nome d’arte di Dino Paul Crocetti (Steubenville, 7 giugno 1917 – Beverly Hills, 25 dicembre 1995). Il cantante e attore statunitense è figlio di genitori italiani: sua madre, Angela Barra, è di origini campane, mentre suo padre, Gaetano Crocetti, proviene da Montesilvano d’Abruzzo. In casa, fino a cinque anni, parla solo in Italiano, poi impara con molta difficoltà la lingua inglese. Fin da giovanissimo sogna la vita dello spettacolo, non a caso porta sempre in testa un cappello, anche in gira per casa.
Ha un carattere piuttosto turbolento e non mancano le risse con i piccoli teppisti del suo quartiere, ma è anche leale e premuroso. Lascia la scuola dopo aver compiuto sedici anni, e si barcamena come benzinaio e addirittura come pugile, senza mai però ottenere particolari soddisfazioni. Come pugile era pagato solo 10 dollari a incontro e vince solo uno su dodici match disputati. Tenta nel frattempo di affermarsi come cantante, e così, dopo aver cambiato nome in Dean Martin, fa conoscere la propria abilità canora ai tavoli del più grande e bel casinò delle sue parti, il “Rex”, dove si rivela anche un abilissimo mazziere.

Il 26 giugno del 1946, ad Atlantic City, in un periodo in cui emergevano gli “Spaghetti Boys” come “Gianni e Pinotto”“Frank Sinatra”, Dean Martin si si esibì per la prima volta con Jerry Lewis. Da quel giorno, i due artisti costituiscono una coppia comica di eccezionale successo, destinata a divertire gli americani nei dieci anni successivi, realizzarono insieme 16 film, a partire da “La mia amica Irma” del 1949, a “Hollywood o morte!” del 1956.
– Nel 1950, debuttano anche sul piccolo schermo con “The Colgate Comedy Hour”.

Nel frattempo, Dean ottiene successo come cantante, pubblicando nel 1954 “That’s amore”, scritta da Harry Warren, suo collega italo-americano: una dichiarazione d’amore per Napoli, la pizza e la tarantella.
La copia si sciogli il 24 luglio 1956 a causa di screzi personali, Martin smentisce chi riteneva che, senza il suo partner, le sue sorti professionali avrebbero preso una piega negativa. Come solista, infatti, l’attore italo-americano conquista grandi successi: non solo nella commedia, come era facile prevedere, ma anche in pellicole drammatiche quali “I giovani leoni” del 1958, al fianco di Marlon Brando e “Un dollaro d’onore” del 1959, al fianco di John Wayne. In italiano incide dei pezzi memorabili come “Simpatico”, “In Napoli” e “Innamorata”. Negli anni Sessanta entra a far parte del gruppo Rat Pack, composto da cantanti e attori, a capo del quale c’è Frank Sinatra. 
Sul finire degli anni Sessanta iniziò a presentare sulla Nbc “The Dean Martin Show”, uno spettacolo settimanale che proseguirà fino al 1974.
– Nel 1987, suo figlio Dean Paul muore in un incidente aereo all’età di trentacinque anni, lui gira l’ultimo film del suo percorso artistico, “Congiure parallele”, prima di ritirarsi, l’anno successivo, fa un tournée al fianco di Sammy Davis junior e Frank Sinatra.
Martin nella sua vita si è sposato tre volte, diventando padre di otto figli, uno dei quali adottato. 
Il 25 dicembre 1995, muore a Beverly Hills per un enfisema sopraggiunto dopo anni di problemi fisici e mentali. Pochi giorni prima, Frank Sinatra lo aveva ommesso dalla lista degli invitati alla festa per celebrare i suoi ottant’anni. Il motivo di questo mancato invito non è mai stato chiaro, secondo alcuni, Sinatra non voleva vedere il suo amico ormai ridotto a un vegetale, e secondo altri, i rapporti tra i due si erano compromessi quando, in occasione della morte di Dean Paul, Martin aveva interrotto la tournèe.
Viene sepolto in California, nel cimitero di Westwood: sulla sua tomba viene inciso l’epitaffio “Tutti amano qualcuno prima o poi – Everybody loves somebody sometime”.

Nausica Baroni