“Voglio far divertire la gente. Voglio far dimenticare la noia e l’orrore del mondo in cui viviamo e lo voglio fare essendo artista totale, ballando, suonando, cantando e perché no, recitando”. (Madonna)
Madonna, all’anagrafe Louise Veronica Ciccone (Bay City, 16 agosto 1958), è una cantautrice, attrice, scrittrice, regista, ballerina, stilista, produttrice discografica e cinematografica statunitense capace di attirare l’attenzione dell’opinione pubblica con i suoi comportamenti trasgressivi e i suoi videoclip iconici, non per niente si è guadagnata il soprannome di “Regina del Pop”. Entrata nei Guinness dei primati come l’artista donna con oltre 95 milioni di album venduti negli Stati Uniti, e 300 milioni nel resto del mondo. E’ anche la quarta artista con maggiori vendite in assoluto.
Nata in una famiglia numerosa, Madonna è figlia di genitori di origini italiane, con quattro fratelli e tre sorelle. Il padre era operaio della Chrysler mentre la madre si spense quando Louise Veronica aveva solo sei anni.
Sin da piccola si interessa alla danza malgrado l’insistenza del padre per imparare suonare uno strumento musicale come aveva imposto a tutti gli altri figli. Alla fine degli anni ’70 Louise Veronica si trasferisce a New York per lavorare in una compagnia di danza, quella di Alvin Ailey, in cui riesce ad entrare dopo una serie di audizioni. Nel frattempo lavora come commessa in una catena di fast food. Qui conosce Dan Gilroy, suo futuro compagno per breve tempo, il quale non solo le insegna a suonare chitarra e batteria, ma intraprende con lui anche un vero e proprio sodalizio artistico scrivendo varie canzoni insieme. Madonna, oltre la musica gira anche qualche film di serie B, come lo scabroso “A certain sacrifice”, e posa nuda per riviste maschili.
In seguito lavora ad alcuni brani da discoteca con l’amico di college Steven Bray. Alcune di queste canzoni vengono programmate nel famoso locale trendy newyorchese “Danceteria” dal DJ Mark Kamins, lo stesso che produrrà “Everybody”, primo singolo di Madonna. Il successo di quel primo brano è stato lusinghiero e poco dopo il team sforna “Burning Up/Physical Attraction” che, anche grazie a un contratto con la Sire Records, riscontra negli ambienti dance un gran successo.
Nel giugno 1983, il dj John “Jellybean” Benitez, nuovo compagno della cantante, scrive per lei “Holiday”, un brano accattivante che, insieme a “Borderline” e “Lucky Star”, impone il nome di Madonna nelle classifiche dance americane. Tutte queste canzoni vengono raccolte nell’omonimo album d’esordio “Madonna” del 1983.
Subito dopo arriva il grande successo di “Like a virgin”, brano che la lancia a livello internazionale come fenomeno erotico e di costume, volgare ma di sicuro impatto.
Il pezzo successivo è intitolato provocatoriamente “Material girl”. Madonna si spaccia per la “Nuova Marilyn”, anche grazie alla diffusione martellante di un videoclip in cui la cantante appare nei panni della mai dimenticata Marilyn Monroe. Il risultato di questa astuta campagna di marketing è che ogni disco di Madonna comincia a vendere milioni di copie in tutto il mondo.
La sua consacrazione artistica arriva con la parte principale nel modesto film “Cercasi Susan disperatamente”.
Da quel momento ci riserva un continuo cambiamento di look, spiazzandoci continuamente con le sue novità. Le sue capacità di rinnovarsi sono notevoli e forse da questo punto di vista nessun artista può competere con lei.
Jean Baudrillard di lei scrive: “Madonna si batte “disperatamente” in un universo senza risposte, quello dell’indifferenza sessuale. Di qui l’urgenza del sesso ipersessuale, i cui segni si esasperano appunto per il fatto di non rivolgersi più a nessuno. Ecco perchè essa è condannata a incarnare successivamente, o simultaneamente, tutti i ruoli, tutte le versioni del sesso (piuttosto che le perversioni): non vi è più per lei alterità sessuale, qualcosa che metta in gioco il sesso al di là della differenza sessuale, e non solo parodiandola a oltranza, ma sempre dall’interno. Di fatto, essa si batte contro il proprio sesso, si batte contro il proprio corpo. In mancanza di qualcun altro che la liberi da se stessa, è costretta a sollecitarsi sessualmente senza interruzione, a fabbricarsi un arsenale di accessori, in realtà un armamentario sadico da cui cerca di liberarsi.
Il corpo è molestato dal sesso, il sesso è molestato dai segni. Si dice: Madonna non manca di nulla (si può dirlo della donna in generale). Ma vi sono diversi modi di non mancare di nulla. Essa non manca di nulla grazie agli artefatti e alla tecnica di cui si circonda, alla maniera di una donna che si produce e si riproduce, lei e il suo desiderio, ciclicamente o in circuito chiuso. Essa manca appunto di quel niente (la forma dell’altro?) che la spoglierebbe e la libererebbe da tutto questo travestimento. Madonna cerca disperatamente un corpo che possa illudere, un corpo nudo, la cui apparenza sia la parure. Essa vorrebbe essere nuda, ma non ci riesce mai.
È perpetuamente bardata, se non di cuoio o di metallo, della volontà oscena di essere nuda, del manierismo artificiale dell’esibizione. Improvvisamente l’inibizione è totale e, per lo spettatore, la frigidità è radicale. Madonna finisce così per incarnare paradossalmente la frigidità frenetica della nostra epoca. Essa può interpretare tutti i ruoli. Ma può farlo perchè possiede un’identità solida, una fantastica capacità d’identificazione o per il fatto che non la possiede affatto? Certamente perchè non la possiede, ma l’essenziale è di saper sfruttare, come lei, questa fantastica assenza d’identità” (Pagg. 131-132).
Ma non vi è critica negativa che tenga, Madonna ormai spopola letteralmente: gli hit del periodo sono tutti tratti dall’album “True Blue” del 1986, che vanno da “Papa don’t preach” a “Live to tell”, da “Open your heart” allo spagnoleggiante “La isla bonita”. Nella musica ormai anche le canzoni mediocri come “Express Yourself” e “Keep it together” riescono ad entrare nella Top Ten. Madonna si lancia in faraonici show dal vivo, sempre pieni, sempre esauriti, in cui esibisce un’energia e delle qualità atletiche non comuni.
Intanto conosce il futuro marito, l’attore Sean Penn. Con lui gira “Shanghai Surprise” che si rivela però un flop.
Nel 1988, debutta a Broadway nella commedia di David Mamet “Speed The Plow”.
Si mostra anche e soprattutto una grande e intelligente manager di se stessa, dotata di un grande senso degli affari, fino ad arrivare a firmare nel 1992 un contratto da 60 milioni di dollari con la Time Warner per formare una sua etichetta, la Maverick. Costituisce persino una propria casa di distribuzione, Siren Films. Con la sua casa discografica ha pubblicato in seguito artisti quali Alanis Morissette e i Muse.
Non è da trascurare la sua partecipazione a pellicole di vario genere in qualità di attrice. Compare in “Ombre e nebbia” di Woody Allen, in “Dick Tracy” a fianco di Warren Beatty e nel commovente “Ragazze vincenti” di Penny Marshall del 1992, con Tom Hanks e Geena Davis.
Il suo personaggio però è sempre più al centro di scandali e polemiche. Ne è un esempio il singolo “Justify my love”, brano scritto da Lenny Kravitz, a cui è associato un video esplicitamente erotico.
Provoca scalpore anche la pubblicazione di “Sex”, un libro fotografico in cui la cantante è immortalata nuda in pose sado-maso, lesbo e in atteggiamenti provocanti, al limite della pornografia. Sicuramente dietro questa voglia di far parlare di sè c’è un’operazione commerciale: infatti di lì a poco uscirà l’album dall'”originale” titolo di “Erotica” del 1992.
Compare al cinema nei panni di Evita, e si guadagna una nomination all’Oscar come attrice protagonista in “You must love me”.
La sua musica ha ricevuto un make-up sostanziale anche grazie alla collaborazione di maghi del suono come William Orbit, Craig Armstrong e Patrick Leonard, che hanno dato una spruzzata di freschezza e modernità alle sue sonorità.
Negli ultimi anni Madonna sembrava aver raggiunto un suo equilibrio interiore, si è sposata con il regista scozzese Guy Ritchie con un cerimoniale sontuoso, nel castello di Skibo, in Scozia. Ma il divorzio arrivò nel 2008.
Il critico rock Piero Scaruffi definisce così il fenomeno Madonna: “E’ una delle ultime grandi performer in cui arte e vita si fondono e confondono. Il piglio sarcastico e nichilista del suo rhythm and blues, benché sposato ad arrangiamenti tecnologici e produzioni miliardarie, riflette l’atteggiamento casual e amorale di tanta gioventù bruciata dei ghetti intellettuali, facile tanto alla vita di strada quanto al glamour del successo.
La sua – continua Scaruffi – è una personalità drammatica, che è cinica e distaccata secondo i nuovi costumi giovanili, forte di un retroterra di promiscuità sessuale e di precoce indipendenza. Nato all’incrocio fra civiltà punk e civiltà disco, e testimone della rivoluzione del costume degli adolescenti, il mito di Madonna non è che un aggiornamento della figura dell’eroina romantica e fatalista”.
La vita privata di Madonna è altrettanto colorita quanto la sua vita artistica: nel 1978, appena ventenne, viene aggredita e stuprata da alcuni sconosciuti vicino alla sua scuola di danza di New York. L’accaduto viene rivelato dalla cantante molti anni dopo a un giornale inglese, affermando: “Sono stata stuprata. Fu un’esperienza devastante, ma che mi ha fatto diventare più forte. È accaduto molto tempo fa e con il passare degli anni sono venuta a patti con quella storia e sono riuscita a superare lo shock”.
Ha avuto una relazione con Jean-Michel Basquiat (New York, 22 dicembre 1960 – New York, 12 agosto 1988), un importante graffitista e pittore american.Nel 1985, Madonna e Prince vissero un breve storia d’amore che portò alla collaborazione nell’album “Like a Prayer” per il brano “Love Song”. Successivamente Prince dichiarò in un’intervista a Billboard che Madonna è stata una delle cause dei suoi problemi con la Warner: “Lei veniva strapagata godendosi la promozione ma noi facevamo il lavoro sporco, vendevamo più dischi e più concerti all’estero ma, chissà perché, lei era quella maggiormente sotto i riflettori”.
Nel 1985, durante le riprese del video di Material Girl, Madonna conosce l’attore Sean Penn, con il quale si sposa il giorno del suo 27º compleanno, il 16 agosto 1985, in una sfarzosa e blindatissima cerimonia sulla spiaggia di Malibù. Il 28 dicembre 1988, Madonna denuncia Sean Penn allo sceriffo di Malibù, con l’accusa di violenza domestica. L’accusa viene poi ritirata.
Nel gennaio del 1989, i due firmano per il divorzio.
Subito dopo Madonna inizia una relazione con l’attore Warren Beatty, conosciuto nel 1989 sul set del film Dick Tracy. Frequenta per un breve periodo anche il campione di basket Dennis Rodman.
Nel 1994, incontra Carlos Leon al Central Park di New York, presto diventerà il suo personal trainer ed inizia con lui ben presto una relazione sentimentale. Il 14 ottobre 1996 la cantante dà alla luce a Los Angeles alla loro figlia, Lourdes Maria, quasi subito dopo i due si separano.
Nel 1998 Madonna conosce il regista Guy Ritchie, tramite l’amico comune Sting. I due hanno un figlio, Rocco John, che nasce l’11 agosto 2000. Il 22 dicembre dello stesso anno Madonna sposa Ritchie nella cornice dello Skibo Castle in Scozia. La cantante trasloca dagli Stati Uniti per risiedere a Londra.
Nel 2006 ha fondato, insieme al co-direttore della Kaballah Centre International Michael Berg, Raising Malawi, un’organizzazione no-profit per il sostentamento alimentare, educativo, medico e psicologico degli oltre 1.400.000 orfani del Malawi. Per promuovere la causa ha finanziato personalmente un documentario sulla situazione dei bambini malawiani, intitolato “I Am Because We Are”. Ha poi costituito una partnership con Jeffrey Sachs, economista e fondatore della Earth Institute, per migliorare l’agricoltura, l’economia e la salute di un villaggio vicino alla zona che ospita il centro d’assistenza della Raising Malawi. Assieme al marito poi ha adottato David Banda, un bambino orfano originario del Malawi, nato il 24 settembre 2005. L’adozione del bambino ha suscitato molte polemiche per presunte violazioni delle leggi locali in tema di adozione. Per questo Madonna intervenne nel talk show di Oprah Winfrey e disse; “non esistono leggi scritte in Malawi che regolano le adozioni estere e sottolineando il fatto che il bimbo, quando lei l’ha incontrato, soffriva di una grave forma di polmonite e che era già sopravvissuto alla malaria e alla tubercolosi”.
“La gente mi chiede sempre perché ho scelto il Malawi. E dico loro, non l’ho fatto. Lui ha scelto me. Ricevetti una telefonata da una donna di nome Victoria Keelan. È nata e cresciuta in Malawi. Mi disse che c’erano oltre un milione di bambini resi orfani dall’AIDS. Disse che non c’erano abbastanza orfanotrofi. E che i bambini erano ovunque. A vivere per strada. A dormire sotto i ponti. Nascosti in edifici abbandonati. Rapiti, sequestrati, stuprati. Disse che c’era uno stato d’emergenza. Sembrava esausta e sull’orlo delle lacrime. Le chiesi come avrei potuto aiutare. Disse, sei una persona con delle risorse. La gente presta attenzione a ciò che dici e fai. Mi sentivo in imbarazzo. Le dissi che non sapevo dove fosse il Malawi. Mi disse di guardare su una mappa, e poi riattaccò. Decisi di indagare e ho scoperto molto più di quanto mi aspettassi, del Malawi, di me stessa, dell’umanità”. (dice Madonna di Raising Malawi)
Nel 2012 l’associazione, dopo uno stallo dei progetti durato due anni per via di problemi amministrativi, ha portato a termine un progetto di 15 milioni di dollari per la costruzione di scuole in Malawi; sono state costruite in totale dieci scuole che serviranno ad istruire 4.871 bambini.
Nell’ottobre del 2008 viene annunciato ufficialmente il divorzio tra la cantante e Guy Ritchie. Prima del loro divorzio, nel 2007, la supermodella e attrice Jenny Shimizu ha dichiarato di essere stata amante della cantante.
Nel 2009, Madonna ottiene il via libera per una seconda adozione in Malawi e diventa madre di Mercy James.
Nausica Baroni