Era il 3 settembre del 1944 quando partì l’ultimo convoglio di deportati per il campo di sterminio di Auschwitz. Erano 1019 persone. Arrivarono ad Auschwitz il 6 settembre, dopo 3 giorni e, nello stesso giorno, furono mandati nella camera a gas 550 dei nuovi sopraggiunti, fra cui tutti i bambini al di sotto dei quindici anni.
La partenza era da Westerbork, un campo di concentramento nazista di transito, situato presso la località di Hooghalen, dieci chilometri a nord del villaggio omonimo, nel nord est dell’Olanda.
La storia di questo campo inizia quando, nel 1939, il governo olandese lo assegnò ai rifugiati provenienti dalla Germania, dall’Austria, dalla Cecoslovacchia e dalla Polonia. La maggior parte di questi erano di fede ebraica e cercava di sottrarsi dalle persecuzioni naziste.
Nel 1942, dopo la conquista dei Paesi Bassi da parte della Germania di Adolf Hitler, Westerbork venne trasformato in un campo di concentramento e transito per ebrei. Furono rinchiusi anche 800 prigionieri della resistenza e zingari.
Fino al settembre 1944, ogni martedì, un treno composto da vagoni merci lasciava Westerbork con destinazione i campi di sterminio di Auschwitz e Sobibór e nel ghetto “per anziani” di Terezin. Dal 1942 fino al 12 aprile 1945, giorno della liberazione del campo da parte della fanteria Canadese, vennero trasportati 107.000 prigionieri in 93 “trasporti” organizzati. Di questi, solo 5.200 sopravvissero.
Fra i trasportati ci furono anche Anna Frank e la sua famiglia. La loro destinazione finale era per Auschwitz, un ultimo viaggio in treno, nei vagoni merci. I dettagli della persecuzione nazzista è scritto in modo dettagliato nel suo diario, grazie alla quale Anna Frank fa percepire la sua infanzia spezzata.
Ad Auschwitz, sulla banchina ferroviaria, gli uomini delle SS gli stavano aspettando con i cani, tenendo in mano delle fruste. Il binario era illuminato da fortissimi riflettori. I prigionieri sono stati raggruppati divisi tra uomini e donne. Fu l’ultima volta che Otto Frank, padre di Anna, vide la moglie e le figlie. I Medici tedeschi selezionano i detenuti. Bambini, vecchi e malati vengono mandati nelle camere a gas, gli altri prigionieri alle baracche a sinistra o a destra. La famiglia otto è stata tutta mandata alle baracche.
Facevano parte del complesso di Auschwitz anche il campo di sterminio di Birkenau, situato a Birkenau, il campo di lavoro di Monowitz, situato a Monowitz ed altri 45 sottocampi costruiti durante l’occupazione tedesca della Polonia.
Il complesso dei campi di Auschwitz svolse un ruolo fondamentale nei progetti di “soluzione finale del problema ebraico”, eufemismo con il quale i nazisti indicarono lo sterminio degli ebrei, e non solo. Auschwitz divenne presto il più grande ed efficiente centro di sterminio nazista.
Dal 1979, ciò che resta di quel luogo è patrimonio dell’umanità dell’UNESCO ed è visitabile dal pubblico.
Nel 1993, per ricordare la tragedia vergognosa della persecuzione degli Ebrei; è stato inaugurato un museo dedicato, Holocaust Memorial Museum.